In via Corsico non lontano da Porta Genova, si può gustare una cucina d'autore raffinata e orientata da valori etici. Si tratta di 28 Posti locale dal mood piuttosto inconsueto e originale, dove il giovane chef originario di Procida Marco Ambrosino, insieme alla sua brigata, non lascia indifferenti con le sue suggestioni ricercate rigorosamente condite da "principi" come stagionalità e rispetto dell'ambiente (1 - 2 - 3). Il ricco back ground di Ambrosino (4) che annovera tra l'altro esperienze lavorative al Melograno di Ischia con la chef Libera Iovine e al Noma di Copenhagen, lo induce a creare un equilibrato connubio tra cucina tradizionale campana e sperimentazione d'avanguardia (5 - 6 - 7). Ecco che il menù del ristorante meneghino, ripensato ogni due mesi (vedi in basso la nuova versione fino a metà settembre), può soddisfare anche le esigenze di celiaci, vegani e vegetariani. Restano costanti alcuni dei suoi must ai fornelli, molto richiesti dai clienti, come i tagliolini con porro fondente, polvere di capperi, limone candito; la cipolla bruciata con fragoline di bosco fermentate e il dolce a base di ricotta, carbone, gelato al polline e bottarga.
Meritevole anche la cantina con etichette di altissima qualità privilegiando piccoli produttori e vignaioli artigiani, per l'80% vini naturali e da agricoltura biodinamica.
Per nulla banale la progettazione architettonica di grande appeal ed "ospitale" del ristorante (8). Stessa filosofia eco friendly con l'uso di materiali di recupero, regala un’atmosfera artistica che offre ai suoi ospiti un’ambiente minimal ed elegante. Molti degli oggetti utilizzati in cucina ma anche in sala sono autoproduzioni provenienti dalla baraccopoli di Mathare e dal laboratorio del ferro di Jua Kali (Nairobi) che fanno parte della mostra Made in slum - Triennale di Milano 2013. Da sapere che lavori edili sono stati eseguiti dai detenuti dell'Istituto Penitenziario di Bollate, che hanno potuto beneficiare dell'Art. 21 prendendo parte al cantiere: grazie all'associazione Liveinslums ONLUS ONG, partner del progetto, è stato infatti avviato all'interno del carcere un laboratorio di falegnameria, dove sono stati costruiti tavoli, porte e armadiature, disegnati da Francesco Faccin e realizzati con il contributo del maestro ebanista Giuseppe Filippini. Così anche le lampade Pet Lamp realizzate da Alvaro Catalan De Ozon con un gruppo di indigenti emigrati a Bogotà all'interno di un progetto di cooperazione sociale.
Menù 28 POSTI
San Marzano alla brace, limone, mandorla, tartufo nero 18€
“Chiajozza”: canocchie, riccio di mare, pino marittimo, cavolo cappuccio 24€
Pasta mista riscaldata, curry rosso mediterraneo, arachidi 20€
Spaghettini, acqua di pasta fermentata, miso di ceci 18€
Rombo tiepido, bernese di mare, fiori di zucca, minestra di zucchine e ali di rombo, erba luisa 28€
Piccione in brodo di ajvar, carne di tiblizze, giardiniera, pane con pennicillum candidum 30€
Prosciutto cotto di agnello, ceci, yogurt di mandorle, ragù di ritagli e interiora, pane alle acciughe 30€
Dessert 12€
“Il giardino mediterraneo”: pesca, dragoncello, lavanda, rosmarino
Parfait di latte di capra, “liquirizia” di pomodoro e olive, limone, incenso, miele
Ricotta, polline, cenere, bottarga
Panna cotta ai fiori, “cioccolato” di tumminia, nocciole, ciliegie fresche e fermentate
28 Posti
via Corsico 1 (Fermata MM verde Porta Genova)
Orari - dalle 12.30 alle 14.30 e dalle 20.00 alle 23.00.
Chiuso il martedì a pranzo e il lunedì tutto il giorno.
Info e prenotazioni: