Siamo in una delle zone più "calde" di Firenze in termini di traffico pedonale e interesse culturale, in piazza Santa Felicita a due passi dal Ponte Vecchio e da Palazzo Pitti. Qui, da poco, c'è un locale che, a un primo e superficiale sguardo, potrebbe far pensare al "solito" ristorante "acchiappa" turisti. Niente di più sbagliato, o meglio, i turisti ci vanno e non pochi (e i fiorentini) ma ciò che interessante è la scelta dei patron del locale di raccontare una cucina della nonna autentica, forte delle origini meridionali di entrambi. Attenzione, c'è qualità ma sopratutto conoscenza dell'arte in cucina grazie al background di Lorenzo Romano già chef dell'Insolita trattoria, alias fine dining, che proprio con il socio Leone Alfano ha deciso di tornare a un'offerta più tradizionale ma alla sua maniera. Mettendo in scena il piacere della convivialità in tavola con suggestioni confortevoli tipici della trazione toscana e di altre identità territoriali. Un modello profondamente casalingo che prevede primi piatti della memoria tra tagliatelle (al ragù alla bolognese o di cinghiale), ravioli burro e salvia o maccheroni alla carbonara e, spaghetti alle polpette. Sì, avete capito bene, quel piatto appannaggio quasi esclusivo dei pranzi in famiglia, sopratutto al sud. Semplicemente goloso. "Spesso l'italiano snobba senza sapere che si tratta di un vero primo piatto della tradizione italiana, un grande classico della domenica" - ci ha raccontato Lorenzo in occasione di una nostra degustazione.
Qualunque sia la scelta del formato di pasta o del condimento, il cliente può avvalersi di una porzione “normale” (circa 120 grammi) o confrontarsi con quella della nonna, che può oscillare tra i 250 e i 300 grammi. Per i gruppi più numerosi è anche prevista una “tegamata” monstre che da 500 grammi fino a un chilo - "L'idea nasce dal tegame che si porta in tavola dove tutta la famiglia si serve" - ha ancora ribadito Lorenzo.
E poi ci sono le schiacciate gastronomiche, interamente cucinate: ripiene di ragù, peposo, con baccalà alla livornese, alla parmigiana e molto altro. Per nulla banale, la cotoletta a orecchie d’elefante, realizzata partendo da un taglio Tomahawk. Strizza l'occhio alla cotoletta alla milanese? Non direi ma è decisamente appetitosa.
Tutto è preparato in loco, dal pane, alla pasta, persino l'olio e il vino fanno parte di un progetto made in Calabria promosso dai due proprietari.
E ancora, le lasagne al forno, le tagliatelle ai porcini, il risotto alla parmigiana o i cavatelli calabresi con fagioli, patate e cozze. La bistecca alla fiorentina o il peposo dell’Impruneta, insieme a tocchi di materie prime calabresi (frutto del retaggio di Leone Alfano) e piatti di carne come la guancia di manzo al Brunello o di pesce come il baccalà alla livornese. Insomma, se avete voglia di assaporare la bellezza di una cucina dal cuore autenticamente italiano, il posto è quello giusto.
Info
Da Tegamino
piazza Santa Felicita 4, Firenze
tel. 055.9363076