Elisa Astorri, avvocato e donna di classe (1), anche lei ai "domiciliari" come tutti per l'emergenza Covid-19. Dalla sua casa fiorentina, ci racconta perché è facile ipotizzare un escalation di divorzi o separazioni post Coronavirus (2). Ma anche di conversioni di single incalliti (3), penitenti per la troppa solitudine. Un'analisi sociale per nulla banale. Un'intervista "brillante", come lei, con qualche "digressione" nella moda e nel buon cibo. Rigorosamente fuori casa (quando si potrà).
Tra le molte conseguenze ed effetti collaterali del Coronavirus, ipotizza crisi familiari?
Purtroppo mi attendo un'impennata di separazioni e divorzi. Ritengo, infatti, che solo le coppie con forte senso di responsabilità e dedizione nei confronti di tutti i componenti del nucleo familiare sopravviveranno alle conseguenze di questa pandemia. D'altro canto però è plausibile che l'isolamento forzato spingerà non pochi single incalliti a riconsiderare la possibilità di una relazione seria e duratura.
Dalla sua esperienza di avvocato divorzista, quali secondo lei i fattori scatenanti di una prevedibile impennata di divorzi?
Innanzitutto, pensiamo a tutti quei riti sociali "vivaci", tipici del nostro Paese, dal caffè, all'aperitivo, passando per la classica cena in compagnia. Momenti funzionali al divertimento e al benessere individuale. Ebbene... il virus ci ha rubato tutto questo, condannando molti di noi a convivenze forzate, in abitazioni mediamente contenute, con scarso comfort abitativo. E favorendo inevitabili situazioni di stress.
Immagino che anche ora stia lavorando in remoto, in quale zona della casa si è organizzata in attesa di rientrare in studio?
Non appena si è palesato il primo caso conclamato in Toscana - era il 25 febbraio - ho ritenuto opportuno sospendere tutti i colloqui presso il mio studio continuando, però, l'attività via mail o al telefono. Ho allestito una vera e propria succursale nella mia abitazione fiorentina, occupando tutta la sala da pranzo e convertendo il tavolo da 8 in un'unica grande scrivania dove imperano due computer, un IPad e due telefoni (4). Il mio studio è a cinque minuti di distanza ma vi sono ritornata raramente, giusto per fare lo switch di alcuni fascicoli necessari al lavoro.
Avvocato sì ma anche donna di gran gusto nella scelta dell’abbigliamento, come coniuga queste due passioni? C’è un brand moda che ama particolarmente?
Premesso che ho sempre amato il mondo della moda, confesso che, fin da quando aprii il mio studio, ho più volte lavorato con clienti di questo settore. Personalmente, il mio guardaroba si divide in due parti: gli outfit per la vita mondana (5) e quelli per l'attività professionale. Al lavoro sono molto intransigente: l'attenzione al buon gusto è imprescindibile. Nessun richiamo alla volgarità, bandite le scollature, le gonne corte o i pantaloni troppo aderenti. Prediligo abiti bon ton di allure francese o pantapalazzo da abbinare a un maglioncino in cashmere, a una camicia o a un blazer. Coté accessori, certamente Gucci: icone di stile senza tempo. E comunque mai senza la cintura, e sopratutto il foulard, meglio se di Hermès (6), da interpretare come si preferisce: intorno alla borsa, per raccogliere i capelli o al polso per la prossima d'estate. Dove mi servo? Per l'abbigliamento sopratutto in piccole boutique della Versilia.
Infine una domanda che tutti lettori si aspettano… la “sua” cucina al tempo del Coronavirus?
Le mie origini romagnole mi "imporrebbero" di essere un'ottima cuoca ma... proprio per il fatto che in tempi "normali" trascorro molte ore fuori casa per impegni lavorativi, la mia dedizione ai fornelli è piuttosto scarsa. Sono però molto brava nella mise en place della tavola e sopratutto nella scelta dei vini di cui ho una discreta cultura. Ovviamente mangio fuori più volte la settimana. Apprezzo in particolare tutti i ristoranti della Famiglia VAIANI, a Forte dei Marmi (BISTROT, OSTERIA DEL MARE, PESCE BARACCA). Quando ho voglia di carne, invece, la scelta cade inevitabilmente su TULLIO a Montebeni vicino a Fiesole.
Vi confesso che in questi giorni di reclusione forzata, sto seguendo i numerosi video che hanno condiviso alcuni amici chef e maître pâtissier tra cui Aldo Gassani, titolare della pasticceria ALDO, a Forte dei Marmi e lo chef stellato Nicola Giancarlo Gronchi del ristorante ROMANO, a Viareggio.
Ancora una volta, i "miracoli" del magico mondo del web...
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