Una delle più gustose, ma meno conosciute specialità umbre è la Torta al testo. Derivata dal pane azzimo ebraico e parente della pita greca, è un impasto di farina, acqua, bicarbonato e sale cotta su di una pietra circolare detto Testo. Simile alla piadina romagnola, alla ciaccia di San Sepolcro e alla crescia di Gubbio, in realtà ha uno spessore diverso rispetto a questi ultimi risultando più alta. Testone, il marchio che ha portato fuori dall’Umbria (1) quest'autentica golosità (2), unendo ai locali già presenti nel perugino due avamposti a Milano in via Vigevano 3 sui navigli e in viale Bligny 13 in zona Università Bocconi, è da sempre impegnato a far assaporare i tradizionali sapori del cuore verde dell’Italia, in un ambiente caldo e familiare in cui si punta sulla genuinità delle materie prime.
Buona anche come alternativa al pane, trova la sua espressione migliore farcita sia con classici come la porchetta, erbette, salsicce, prosciutto, caciotta, sia con specialità tipiche umbre come il barbozzo, alias guanciale, la coppa di testa, il capocollo, il lombetto e le stringhette (sottili fettine di pancetta). Arma vincente del format è l'indiscussa bontà, certo ma altresì la poca spesa, potendo effettuare un pasto completo da 5 euro. Non mancano taglieri di salumi e formaggi tipici e primi piatti umbri. Una leccornia difficile da trovare che, grazie al successo che sta ottenendo, si sta espandendo fuori regione con una nuova sede prevista a Roma, oltre alle realtà milanesi (3). Il cliente ha la possibilità di vedere il Testo e le braci all’interno del ristorante (4), con la torta che cresce a vista d’occhio con una speciale legna portata appositamente dall’Umbria e soprattutto senza usare alcun tipo di lievito. Una vera gioia per il palato!
Da provare assolutamente!
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