Il prestigioso resort cinque stelle della Gallura si arricchisce di un talento d’eccezione: lo chef Salvatore Camedda, già insignito della stella Michelin e considerato tra i protagonisti della nuova cucina sarda. L’inaugurazione ufficiale della sua gestione è prevista per il 1° maggio.
Cascioni Eco Retreat ha scelto Salvatore Camedda per guidare il ristorante Ulìa e l’intero comparto gastronomico del resort, situato tra Arzachena e Porto Cervo. Per lo chef originario di Cabras, che in passato ha conquistato la stella Michelin proprio in Gallura, si tratta di un ritorno alle radici in un ambiente perfetto per esprimere la sua filosofia culinaria, improntata sulla genuinità e l’essenzialità. Al suo fianco, il restaurant manager e sommelier Giacomo Serreli, con cui condivide una solida e proficua collaborazione.
“Questa esperienza rappresenta per me una sfida entusiasmante – racconta lo chef Camedda – Con Luca e Bonaria Filigheddu, proprietari di Cascioni, ho avuto il piacere di collaborare in passato e ne apprezzo profondamente la visione imprenditoriale. Il nostro obiettivo comune è valorizzare al massimo i prodotti della tenuta agricola del resort e offrire un’esperienza autentica e raffinata”.
Cascioni Eco Retreat si estende per diciotto ettari, abbracciando un ecosistema agricolo ricco e variegato: tremila ulivi, vigneti, frutteti, arnie, un orto rigoglioso e un giardino delle erbe aromatiche. A questi si aggiunge una fattoria da cui provengono ingredienti freschi e genuini, protagonisti assoluti della proposta gastronomica di Ulìa.
Nel menu d’esordio spiccano creazioni che raccontano la tradizione sarda con un tocco innovativo, come gli Gnocchi in Campidano, il Maialino da latte e i Bottoni all’aglio nero, fiore sardo e doppio brodo al mirto. Non mancano piatti ispirati al mare, come lo Spaghettone al pesto di erbe palustri, mandorle e bottarga, che omaggia le radici di Camedda nella zona di Cabras, celebre per la bottarga di muggine e le sue erbe selvatiche.
La filosofia di Camedda è chiara: togliere il superfluo per esaltare la purezza degli ingredienti. Ogni piatto è un tributo alla qualità della materia prima, proveniente dall’azienda agricola del resort o da piccoli produttori locali. Particolare attenzione è riservata alla panificazione e alla pasta fresca, realizzate con farine di grano Senatore Cappelli e Tricu Cossu, varietà antiche coltivate direttamente a Cascioni.
Anche l’esperienza in sala segue il principio della sobrietà e dell’autenticità. “Vogliamo raccontare una Sardegna genuina, dove la qualità parla da sé, senza eccessi o artifici – sottolinea Giacomo Serreli –. L’obiettivo è far sentire gli ospiti a casa, in un ambiente accogliente e raffinato, dove benessere e convivialità sono al centro di tutto”.
La carta dei vini, curata con attenzione da Serreli, celebra le eccellenze enologiche sarde, con particolare riguardo alle cantine artigianali della Gallura, del Mandrolisai e di Mamoiada. Accanto a queste, una selezione mirata di etichette italiane e francesi, scelte per la loro qualità e unicità.
Il viaggio sensoriale proposto da Ulìa si conclude con una pasticceria raffinata, firmata dallo chef, che accompagna gli ospiti in un’ultima, irresistibile tappa attraverso i sapori dell’isola.
Il ristorante Ulìa è aperto tutti i giorni, sia a pranzo che a cena, accogliendo sia gli ospiti del resort sia gli amanti della buona cucina che desiderano vivere un’esperienza gastronomica immersa nella natura incontaminata della Gallura.