Questo Albergo con Ristorante e Sala Congressi sorge in una delle località (1 - nella foto l'inviata Alessandra Guigoni) più interessanti della Sardegna per gli amanti del turismo culturale e/o enogastronomico. Bonarcado, infatti, fu sede nel Medioevo di un monastero benedettino camaldolese con una pregiata basilica minore in stile romanico e un santuario dedicati a Santa Maria di Bonarcado, nel complesso monastico.
Il nome del paese, erroneamente interpretato come Bonaccattu, cioè buon ricovero, forse per la presenza del santuario, in realtà deriva dal greco bizantino Panakrantos, aggettivo che significa purissima, immacolata. E a Bonarcado è dedicato anche un Condaghe, uno dei rari documenti medievali sardi, una miniera di informazione sullo stile di vita, l’economia e la società del tempo.
Il ristorante Sa Mola è ospitato in una elegante villa padronale del XIX secolo, sapientemente ristrutturata e nella sala ristorante principale fa bella mostra di sé una antica mola per olive (2), da cui il nome del complesso ricettivo.
Come antipasto ho apprezzato una fresa primaverile (3), un formaggio vaccino della zona, accompagnato da carasau fritto; il primo piatto del menu “Le isole del Gusto” è stato un insieme armonico di brugnolos (palline) di formaggio con carne cotta nel vino (4), la famosa “petza inbinada” piatto tipico del paese con l’accompagnamento di sapa di cannonau; come secondo un classico da latte rivisitato è stato accompagnato da una purea e da chips di topinambur (5), mentre come dessert è stata servita una bavarese alla ricotta decorata con frutti rossi (6).
Il vino in abbinamento è stato un Nieddera IGT, della zona naturalmente, che ha accompagnato bene ogni pietanza che mi è stata proposta.
Bonarcado è a breve distanza da famose località dell’oristanese, siti di mare ma anche archeologici: per l’occasione dopo pranzo ho scelto di visitare la città fenicio-romana di Tharros approfittando della buona giornata e del fatto che la città sorge praticamente sul mare del golfo di Oristano.