Il cuoco ogliastrino Pietro Catzola - che scherzosamente dichiara sempre di non voler essere chiamato “chef” per understatement - ha cucinato per le maggiori personalità e figure politiche in oltre 30 anni di onorato servizio; lavora in quella che è una delle cucine più esclusive e impegnative d’Italia, la Cucina del Quirinale. Ha iniziato a lavorare con il Presidente Cossiga e ininterrottamente ha servito, con la propria arte, i Presidenti della Repubblica Italiana che si sono succeduti di sette anni in sette anni, sino all’attuale Presidente Mattarella. 

Nato appunto in Ogliastra, un’antica subregione della Sardegna, terra di centenari, vini e cibi gustosi e decisi, nel piccolo borgo di Triei, famoso per il Cannonau sin dal Seicento, Pietro giovanissimo si è imbarcato sulle navi della Marina militare, e il suo amore per la marineria non è mai venuto meno. Il passaggio dalla Marina Militare alle Cucine del Quirinale avvenne grazie a Francesco Cossiga che lo notò per la sua bravura e lo volle a Roma.

Tanti gli aneddoti, le confidenze e le curiosità raccontati nel suo libro, scritto in modo avvincente ed elegante (1). Sin dalla dedica Pietro Catzola mette al centro la passione e il sacrificio che sono richiesti in cucina, una professione totalizzante, faticosa mentalmente e sfidante fisicamente, ma che può dare anche grandi soddisfazioni, come nel suo caso.

La cucina è infatti un linguaggio universale, sia pure declinato in lingue diverse, che dà modo di comunicare con il resto del mondo. Nel caso di Pietro (2) egli ha potuto dialogare e dialoga con gli ospiti dei Presidenti e con i Presidenti stessi, facendo loro conoscere e degustare le eccellenze sarde, italiane e mondiali. Il cibo è cultura, conoscenza e naturalmente piacere. Non c’è nulla di più bello di vedere i propri ospiti mangiare con gusto ciò che si è preparato, lo sappiamo, quando riceviamo ospiti. Catzola ha potuto soddisfare il palato di grandi sportivi, scienziati, intellettuali, personalità politiche nazionali e internazionali, personaggi pubblici…oltre che occuparsi quotidianamente di pranzi e cene dei Presidenti. 

Nella dedica scrive: “Dedico questo libro alle ragazze e ai ragazzi che, come me, vivono la cucina come una passione bruciante e sono disposti ad affrontare anche alcune rinunce per dedicarsi completamente a questo antico, grande mestiere, il cuoco!”

Il libro (3), di ricordi, di considerazioni e di ricette, che sono tante e interessanti, da provare assolutamente, è suddiviso in Sei Capitoli, un Prologo, un Epilogo e i Ringraziamenti finali. 

Nel primo capitolo, “In mare”, ricco di aneddoti e curiosità da “dietro le quinte” il cuoco del Quirinale cita anche il menù servito in occasione della visita di Oriana Fallaci, dalle Pennette alla Vespucci alle Pere Grand Marnier e amaretti; nel secondo capitolo “Il cuoco sardo” racconta anche della visita del premier russo Michail Gorbačëv, come lo Sformato di carciofi con fonduta e lo Spumone al caffè; nel terzo capitolo “O mare ind’a cascia” il focus è, tra le altre cose, sulla visita del Presidente degli USA Bill Clinton con il menù che comprendeva la Spigola farcita alle erbe, gli Spinaci croccanti al burro e la Crostata di frutta. Di ogni pietanza che racconta vi è la scheda con ingredienti e passaggi per la preparazione.  Si tratta infatti sia di una autobiografia e un libro di memorie sia di un libro di ricette con la R maiuscola. 

Nel quarto capitolo “Le tagliatelle della signora Franca” si parla del rapporto con la signora Franca Ciampi, ottima cuoca tra le altre cose, e del menù servito in occasione della visita della regina Elisabetta II, dai Ravioli di ricotta e spinaci al pomodoro alla Sella di manzo chianina arrosto. “In cucina con Clio” è il titolo del quinto capitolo ed è dedicato alla moglie del Presidente Napolitano, con dovizia di particolari delle preferenze alimentari e dei gusti e aneddoti sul settennato. Il menù proposto è parte di quello servito in occasione della visita del premier Lula da Silva e infine nel sesto ed ultimo capitolo - intitolato “Fra quanto a tavola” - vi è una carrellata di piatti serviti in occasione della visita dei cardinali e si arriva all’oggi, con passaggi sui momenti difficili trascorsi dagli italiani negli ultimi 3 anni, sempre raccontati da Catzola con consapevolezza ma anche fiducia e stoica serenità.

Nei ringraziamenti, tanti, affettuosi e sentiti, Catzola non manca di ringraziare idealmente anche i Presidenti per i quali ha lavorato con i colleghi della struttura ricevimenti e ristorazione del Quirinale: Francesco Cossiga, Oscar Luigi Scalfaro e la signorina Marianna, figlia del Presidente, Carlo Azeglio Ciampi, la signora Franca, Giorgio Napolitano e la signora Clio e infine Sergio Mattarella. 

È questo uno dei tratti e delle personalità dell’autore, che riversa nelle sue memorie, più interessanti ed originali, la gratitudine di una vita piena ed interessante, anche se logicamente sacrificata nel privato. Il libro fornisce anche una chiave di lettura della storia della Repubblica Italiana degli ultimi 35 anni dal punto di vista di una persona che ha “visto da vicino” molti personaggi, eventi, fatti. 

Quindi è un libro per chi si diletta di cucina, ricco di ricette, trucchi del mestiere, suggerimenti; è un libro anche per chi vuole leggere in filigrana la nostra storia degli ultimi 35 anni, un libro per chi ha curiosità sui Presidenti e la loro vita privata, compresi i loro gusti, e infine un libro di memorie di un Cuoco, che può essere d’ispirazione per le nuove leve e per i giovani in generale per la determinazione e lo spirito di servizio che trasmette in ogni pagina. 

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