Gli antichi avevano una concezione della gastronomia diversa dalla nostra e l’alimentazione aveva una rilevante connessione con la sfera divina; a partire già dai poemi omerici e dalle offerte votive rinvenute nei templi, spesso legate al cibo, si possono capire molte cose del rapporto tra gli antichi e il loro complesso mondo enogastronomico fatto di ingredienti, ricette, tecniche di preparazione e cottura. Il pasto, infatti, come ci racconta la scrittrice Marilù Oliva era un momento conviviale, un esempio di civiltà che differenziava Greci e Romani dalle popolazioni ritenute barbariche, e il cibo era strettamente connesso con il mito e con le storie degli dèi.
Il libro di Marilù Oliva non si propone di essere un saggio gastronomico sulla cucina dell’antichità, ma piuttosto, partendo dagli usi e costumi a tavola degli antichi greci e romani, e soprattutto dai miti legati al cibo e ai singoli ingredienti, di tracciare un itinerario nella mitologia legato al gusto e alla cucina, con tanto di ricette.
I capitoli di questo divertente saggio sono suddivisi per tipologia di alimento, dai cereali al pesce, dai legumi alla carne, sino ai formaggi, alla frutta e ai dolci. Di ogni alimento si traccia una breve storia nel mondo antico, con dovizia di aneddoti, miti, curiosità sull’alimento. Ogni capitolo si conclude con ricette antiche in tema con l’alimento trattato e una proposta di menu degustazione. Si tratta dunque anche di un’inedita rassegna di ricette, rielaborate a partire dagli ingredienti e dai piatti antichi, rese invitanti e stuzzicanti per i palati contemporanei. Ricette da provare per stupire i commensali con piatti invitanti, gustosi e anche colti, legati come sono alla storia millenaria della cultura gastronomica del mare nostrum.
Nel capitolo finale, su frutta e dolci, ad esempio, troviamo due ricette ispirate ad Apicio, il maggior gastronomo della latinità e uno squisito menu degustazione a quattro portate che comprende come antipasto le “Lacrime di Venere”, uno squisito primo piatto con formaggio e fichi, i “Maccheroni sicofanti”, un secondo piatto molto estivo, con tonno, gamberi, cipolle di Tropea e mela, i “Cestini della discordia” e infine un delicato dessert, la “Rivincita di Arianna” a base di crema pasticcera, frutta fresca, su di un supporto di crumble di biscotti, burro e mandorle.
Sono ricette abbastanza semplici ma scenografiche e di sicuro appeal, adatte a tutte le stagioni, e spiegate passo dopo passo.
Come ormai il lettore avrà capito questo libro coniuga due grandi passioni di Marilù Oliva, quella per la mitologia e quella per la cucina: buona lettura e buone degustazioni!
Marilù Oliva è nata a Bologna, è scrittrice, saggista e docente di lettere. Prima di approdare all’ambito mitologico, ha scritto romanzi thriller e noir. Ha pubblicato bestseller come L’Odissea raccontata da Penelope, Circe, Calipso e le altre (2020), Biancaneve nel Novecento (2021) e L’Eneide di Didone (2022). A sfondo mitologico è il romanzo per ragazzi Il viaggio mitico (DeAgostini, 2022), scritto con suo figlio Matteo. Nel 2023, sempre per ragazzi, è uscito Miti straordinari (DeAgostini, 2023). Ha co-curato per Zanichelli un’antologia sui Promessi Sposi e realizzato due antologie patrocinate da Telefono Rosa, nell’ambito del suo lavoro sulle questioni di genere. Collabora con diverse riviste ed è caporedattrice del blog letterario Libroguerriero.
Per la casa editrice Rizzoli nel 2023 è uscito Atlante della Magna Grecia. Italia del Sud e Sicilia tra Mito e Archeologia. Il suo ultimo libro è L’Iliade cantata dalle dee (Solferino, 2024).