Food :: 5 set 2023

Lago Maggiore, Dove mangiare?

Condividere di Arona

I Laghi del nord Italia stanno seguendo un trend di crescita che negli ultimi anni pare inarrestabile. Anche grazie alle frequentazioni di vip e influencer l’interesse a livello globale per le perle lacustri nazionali è diventato un must come ha dimostrato quest'estate. Oltre agli incantevoli paesaggi che tutto il mondo ci invidia, il successo è dovuto alle tavole gourmet che ormai punteggiano le principali località e che rendono l’esperienza di visita ancora più intrigante. Uno di questi locali, aperto da circa un anno, è Condividere Bistrot di Arona sul Lago Maggiore, da noi recentemente visitato con soddisfazione.

Stefano Minervino, Chef di Condividere

Situato in un delizioso angolo prospiciente una piazzetta, dietro il lungolago di Arona, in via Cesare Battisti 26, Chef Minervino (1) ha creato un ambiente informale, in cui la materia prima la fa da padrona. Dopo essersi fatto le ossa in prestigiose cucine di ristoranti stellati, ha aperto, insieme alla compagna, anche lei reduce da collaborazioni con note brigate italiane ed estere, questo luogo vera oasi dell'accoglienza e del buon cibo, anche grazie alla gentilezza e competenza della coppia. La fortuna di poter profittare eccellenze gastronomiche a pochi chilometri, permette una scelta di piatti in carta ricca di autentici tesori territoriali. Dagli straordinari formaggi di Guffanti con cantine di affinamento degne di un Caveau (2), ai salumi di Divin Porcello di Masera in Val d’Ossola premiati dalle guide del settore, fino all’azienda agricola biologica Biomatto che fornisce verdure, erbe spontanee e uova, le molto, molto altro degno di nota. Non vanno dimenticati anche i grandi vini Nebbiolo alto Piemonte che vengono prodotti ad una manciata di chilometri, come ad esempio la cantina Barbaglia di Cavallirio, specializzata in bollicine intriganti (3). 

Il menù 

Abbiamo iniziato con degli amuse bouche (4) golosi, tra cui la tartare di manzo con composta di cipolle di Cureggio, presidio slow food della zona, dove una carne eccezionale, siamo pur sempre in Piemonte, si sposa perfettamente alla dolcezza della cipolla. A seguire dei Buns con robiola di capra di Guffanti e marmellata di fragole, una tartelletta con stracchino e pesca gialla e infine una panzanella con polvere di carota viola. Un inizio esaltante cui fa seguito un manzo cotto al rosa con salsa tonnata e microortaggi dell’azienda Biomatto. Anche qui la qualità delle materie prime, unite alla bravura dello Chef, creano un qualcosa di unico. Il primo è una cacio e pepe (5) cui si unisce la delicatezza di una bottarga di pesce di lago, rarissima ma di una squisitezza senza pari. Proseguendo la degustazione, si arriva al re dei pesci di acqua dolce, lo storione (6) in olio cottura, con cipolle caramellate, salsa al nebbiolo e sugo d’arrosto. La straordinaria compattezza dello storione ben si unisce a piatti complessi come questo, reggendo bene l’accompagnamento del sugo di arrosto. Degna conclusione dell'affascinante percorso, un dolce con cioccolato, pistacchio e frutti rossi. Cucina di altissimo livello, in una cornice gradevole. La sera non mancano concerti di musica jazz, presentazioni di produttori e serate a tema. Un locale imperdibile: tra i suoi pregi, la spesa per nulla esosa. 

 

 

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