Molte sono le punte di diamante nella cosiddetta “Food Valley“ che comprende il percorso della via Emilia. Una particolarmente brillante e in un certo senso particolare è Foodlab, impresa familiare che ha puntato tutto sul cibo proveniente dagli oceani, principalmente il salmone, in una zona famosa per i salumi e i formaggi. Situata a Polesine Zibello, in provincia di Parma a breve distanza dal fiume Po, è un esempio di come si possa fare impresa partendo da zero.
Al debutto del nuovo millennio Gianpaolo Ghilardotti (1), titolare dell’azienda (2) insieme ai fratelli Francesco ed Elisabetta lavora come chef e tra i vari stage effettuati nelle cucine dei grandi ristoranti francesi, approda al Tre stelle Michelin di Georges Blanc a Vonnas nel Lionese. Racconta Gianpaolo che lì per la prima volta vede affumicare il salmone artigianalmente e scocca il colpo di fulmine. Una volta tornato in Italia, inizia a sperimentare con un forno da lui costruito la difficile arte dell’affumicatura. Dopo alcuni, da lui stesso definiti “imbarazzanti tentativi“ iniziali, riesce a creare con gli opportuni aggiustamenti dei prodotti che suscitano l’entusiasmo degli amici, al punto di decidere di fare il grande passo, rinunciando alla carriera di chef. Prima un piccolo, laboratorio, poi un secondo, sino al grande stabilimento che abbiamo avuto il piacere di visitare.
Estesa su 23mila metri quadri, l’azienda ha posto la sostenibilità in primo piano, realizzando un impianto fotovoltaico che genera corrente elettrica, il riscaldamento a pompa di calore e l’illuminazione a led. Nelle varie fasi di produzione (3), il salmone è trasformato con un metodo artigianale esclusivo che lo rende estremamente delicato e gustoso. Una nuova linea di prodotti prende il nome Fumara, nebbia nel dialetto locale, e comprende salmoni freschi atlantici, selvaggi della varietà Sockeye provenienti dal Pacifico, in varie tipologie sia affumicati che naturali (4), ma anche fishburger cotti al vapore di spada, tonno, merluzzo è appena nato di gamberi. Belli da vedere eccellenti da mangiare (5).
Un’impresa così all’avanguardia non poteva non avere un occhio di riguardo per i suoi dipendenti, di cui il 50% sono donne. Copertura assicurativa medica, palestra, attività di team building, una nuovissima mensa aziendale, luminosa e spaziosa, gestita da uno chef ad un costo simbolico permettono al personale di lavorare in modo sereno. Davvero importante l’iniziativa di supportare a partire dalla crisi pandemica i dipendenti con buoni spesa per far fronte al caro vita e all’aumento delle bollette. Una azienda modello che merita il grande successo, non solo per la bontà delle produzioni, ma anche per l’atteggiamento illuminato in senso lato.
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