Abitanti della città subalpina siete avvertiti. L’esplosiva coppia degli chef romani Danilo Pelliccia e Giorgio Barchiesi (1) in arte Giorgione (2) torna per un’imperdibile cena a 4 mani nella sede torinese del Du Cesari, in corso Regina Margherita 252/d. Noi abbiamo avuto il piacere di essere presenti (3) a quella svoltasi poche settimane fa nella sede di Lissone dei Du Cesari e definirla imperdibile è quasi riduttivo.
Il menu esclusivo
Due antipasti, due primi, un secondo e un dessert. Questo è quello che troverete alla cena, i cui i due chef si sono ecumenicamente divisi le portate. Si inizia con i fagioli con le cotiche trattati in modo esemplare con una sgrassatura che rende un piatto normalmente impegnativo, una sinfonia di sapori. Questo metodo di preparare le cotiche Giorgione lo ha imparato dalla nonna e devo dire che il risultato finale è degno di menzione. Danilo dal canto suo propone una bruschetta con puntarelle e una porchetta strepitosa della sua norcineria di fiducia da cui provengono altri incredibili salumi. In questo match tra amici la successiva stoccata sono dei gnocchi al Sagrantino di Giorgione (4), con un sugo composto da una miscela delle versioni del celebre vino umbro, che comprende anche una parte della versione passita. Incredibile variante che ci ha conquistato pienamente. Danilo risponde con dei tonnarelli con crema di asparagi e guanciale, impeccabili, anche grazie alla grandissima qualità dell’insaccato. Uno stracotto di manzo (5) dalla lentissima cottura, come ormai è sempre più raro trovare, trasforma la carne in un “burro,“ talmente risulta morbida e succulenta. Dopo una degustazione così, innaffiata dai vini dell’azienda La Tognazza di Gianmarco Tognazzi, impiantata presso la Villa del suo mitico padre Ugo e dai curiosi nomi presi a prestito da alcuni capolavori da lui interpretati, in primis Amici miei, si chiude facendo onore al detto latino “Dulcis in fundo“. Una torta delle monache che Giorgione ha tratto da un antico ricettario delle monache umbre del 1400. Ricetta che è senza glutine (6): la monaca addetta alla cucina aveva delle consorelle celiache e dunque si inventò, ben prima che questa patologia fosse riconosciuta, una soffice torta gluten free. Una cena davvero coi fiocchi che vi invitiamo a provare il 24 maggio. Ne uscirete sazi ed entusiasti!
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