Vuoi mettere un pranzo nella baia di Calamosca? Qui l’estate non passa mai, tra spiaggia di sabbia fine sfolgorante, mare cristallino e vegetazione spontanea che si inerpica sui colli alle spalle, con il Faro come vessillo di una incantevole insenatura del Golfo degli Angeli da cui si vede, nelle giornate chiare e maestralate, la baia di Nora con il suo promontorio inconfondibile.
Profumo di mirto, lentisco e di fiori selvatici, la risacca lenta, fanno da cornice ad un ristorante che dal 1952 offre pescato freschissimo ed amozioni. Nei decenni è cambiato il menu, lo stile, ma il timone è sempre nelle mani della famiglia Porcu, che ha visto avvicendarsi le generazioni e i protagonisti, senza che venisse meno lo spirito iniziale: offrire al cliente una esperienza culinaria in uno dei posti più belli dell’intera Isola, miracolosamente scampato alla speculazione edilizia grazie anche ad una servitù militare, che lo ha preservato così come era ai primi del Novecento, tra agavi svettanti, macchia mediterranea e mare limpido, con colori dal verde smeraldo e all’azzurro, sino all’acquamarina.
Con una semplice ma elegante mise en place, i pani scelti dai migliori panifici cagliaritani, una carta dei vini stuzzicante lo chef Michele Ferrara (1) propone una cucina di mare (2) con i sapori locali mescolati a suggestioni orientali e a sapidità del sud-est asiatico. Sapori conosciuti durante i soggiorni di lavoro fuori, in Francia, a Parigi, a Roma, partito e tornato nella sua Sardegna per offrire il rigore, nitore ed essenzialità della sua cucina (3).
La pulizia nell’impiattamento è una delle sue caratteristiche essenziali: le portate sono composte anche da pochi elementi, proprio per dare risalto a ogni singolo ingrediente, conosciuto in tutte le sue caratteristiche e proprietà nutritive. In una combinazione che ben equilibra la forte sapidità della cucina italiana con la pulizia e l’essenzialità di una visione più contemporanea, Ferrara propone i classici sapori sardi, facendo scoprire molti aspetti di questo territorio ricco di storia, sapori e cultura del cibo. Sua è l’idea di riportare in tavola alcuni piatti tipici in ogni casa dell’isola (4) che spesso non trovano spazio nei menù dei ristoranti: tra questi il Polpo per Silvana, piatto dedicato alla madre dei fratelli Porcu, che presenta il mollusco fritto e servito con la tipica salsa “scabecciu” in agrodolce con pomodoro, olive e cipolla di Tropea.
Nella sua cucina non manca una trafilatrice con cui le paste sono tutte realizzate a mano in maniera artigianale e a ogni cambio menu si propongono nuovi formati: tra i primi signature della carta del Ristorante non manca mai La Calamosca 1952, che nella sua veste invernale si presenta con pacchero artigianale all’uovo trafilato in bronzo con gamberi, calamari, vongole, cozze Nieddittas, bottarga di Cabras e polvere di prezzemolo.
Non manca l’ispirazione che giunge in Sardegna direttamente dalla Capitale, dove lo chef ha lavorato per diverso tempo e la cui cucina ben si sposa per molti versi con ciò che ama proporre ai suoi clienti. Questo gemellaggio è sancito da un piatto come Cozze, funghi e pecorino che è uno spaghettone (5) all’uovo trafilato in bronzo, con funghi finferli arrostiti, cozze Niedditas, pecorino Fiore Sardo DOP, prezzemolo, aglio e olio.
Le materie prime di stagione caratterizzano di volta in volta la carta che viene cambiata dalle 3 alle 4 volte l’anno, è impossibile non menzionare la forte presenza del pesce anche tra i secondi, proposto ad esempio nel Muggine e Basòlu, a base di trancetto di muggine arrosto laccato con teriyaki al vermentino, crema di fagioli al finocchietto, fagioli azuki rossi soffiati, cavolo nero ripassato ed erbette. Il capitolo dei dolci è affidato a preparazioni tradizionali come le tipiche seadas realizzate dalle artigiane di zona o la Gia_lo Finisci, una torta tenerina alla ricotta, crema al formaggio, crisp di albicocca, zeste di lime e composta di arancia amara.
Ristorante Calamosca
Viale Calamosca 50, Cagliari, tel. 351-7030717.
Email: info@ristorantecalamosca.com
Orari: aperto tutti i giorni a pranzo e a cena.
Altre info: