Tra le grandi cucine internazionali quella cinese (1) ha certo una sua dignità e presenza nell’olimpo mondiale e se brilla per gusto e fantasia, altrettanto non può spesso dirsi per pulizia e sanità dei suoi ingredienti… Tanto è vero che il Paese del Drago è stato scosso negli ultimi anni da una serie di scandali alimentari che hanno incrinato la fiducia dei consumatori.
L'immenso mercato che anche nel settore alimentare si apre alle aziende, inizia pian piano a coniugare i propri interessi alle diverse multinazionali che ora investono anche per migliorare gli standard sulla sicurezza. Così ha fatto il colosso Mars che ha appena inaugurato a Huairou, a nord di Pechino, il suo Global Food Safety Center dandosi quale obiettivo una triplice sfida: garanzia della qualità alimentare, miglioramento della nutrizione e lotta agli sprechi. Tematiche che saranno affrontate da vari esperti: accademici, ricercatori, industrie ed enti governativi per cercare di migliorare qualità e prodotti, coniugandoli ad un ricco mercato in continua espansione.
Del resto lo stesso Governo Cinese (Fonte: Food 5/10/2015) si è mosso per monitorare la presenza di metalli pesanti, acque e suoli inquinati nelle farms del suo immenso territorio: sfida non facile ma indispensabile per affrontare e vincere la missione di sfamare il più numeroso Popolo del pianeta.
E non solo... poiché la situazione attuale, poco e mal controllata, penalizza fortemente l’export alimentare cinese, su cui si vuole comunque puntare. Tanto è vero che il Ministero dell’Agricoltura di Pechino ha appena diramato il documento di indirizzo per il 2015, che privilegia con particolare attenzione il settore agricolo la cui sicurezza alimentare soffre fortemente specie a causa dello stato di obsolescenza delle fatiscenti strutture agrarie.
Non solo belle parole ma anche fatti, poiché China Development Bank e la Postal Development Bank hanno stanziato linee di finanziamento per gli imprenditori agricoli al fine di aiutarli in questa sfida alla modernizzazione.
Lo speriamo, come ci auguriamo di poter presto non solo gustare i buoni piatti cinesi, ma anche aver maggiore tranquillità della filiera alimentare, senza dover aspettare il prossimo Millennio…