Food :: 12 ott 2018

Sardegna - SINNOVA edizione 2018

Cagliari: anche quest’anno con belle novità

SINNOVA edizione 2018 è andato in scena l'11 e il 12 ottobre all’ex Manifattura Tabacchi a Cagliari (1).

Anche la sesta edizione della fiera dell’innovazione, organizzata da Sardegna Ricerche e dall’Assessorato regionale sardo della Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del territorio ha presentato numeri di tutto rispetto, 104 imprese suddivise in cinque settori. A fare incetta di innovazioni è l’ICT con 60 aziende, a seguire Turismo cultura e ambiente con 24 aziende partecipanti, 8 per Reti Intelligenti per la gestione efficiente dell’energia, 6 per Agroindustria e 6 per Biomedicina. 26 le startup presenti e 14 le imprese al femminile.
È stato un piacere partecipare come ospite invitata al convegno “Le professioni del marketing e della comunicazione nel digitale” che vedeva come relatori Massimo Cugusi, Presidente del gruppo Terziario innovativo e Servizi alle Imprese di Confcommercio Sud Sardegna, Emiliano Farina
 Chartabianca - Studio giornalisti associati, Alessandro Deplano, Gruppo Misto Comunicazione e Giuseppe Melis, docente dell’Università di Cagliari, moderati dal giornalista Fabio Manca, responsabile delle pagine economiche dell'Unione Sarda.
Uno dei temi principali dibattuti era il cambiamento di tutti i parametri della comunicazione e del marketing odierno, rispetto a quelli di pochi decenni fa, da cui mi sembra derivi anche la necessità di una formazione continua, anche in età adulta, nella consapevolezza che i saperi vengono continuamente superati per cui occorre allenarsi a competere acquisendo sempre nuove competenze. Chi fa la libera professione lo sa bene, ma ribadirlo all’uditorio, molto composito per età, e molto numeroso, è stato importante e i giovani presenti erano molto attenti a ogni singola frase.
Mi è piaciuto quando Massimo Cugusi ha affermato che per arrivare al suo mestiere attuale è stato come se da Cagliari per arrivare al Poetto (la bellissima spiaggia della città, a pochi minuti di autobus dal centro) fosse passato da Porto Torres (dall’altra parte dell’isola). È la sensazione di tanti di noi, che dopo la laurea (e spesso anche un master e un dottorato) hanno cercato e trovato la propria identità professionale dopo un nostos lungo e periglioso, ma anche divertente a ben pensarci, pieno di incontri fortuiti, assurdi, dolci e amari. Perché in Italia non lavori sino a che non sei formato e hai esperienza, ma se non ti sei formato e non hai esperienza non lavori, è uno dei comma 22 del nostro bel paese.
Lucidissimo il discorso del pubblicitario Alessandro Deplano di Gruppo Misto Comunicazione, che ha spaziato dalle campagne di comunicazione al servizio della politica, con i mutati scenari degli ultimi anni e degli ultimi mesi, alla regole della comunicazione tout-court, le sue dinamiche sottili, i suoi continui mutamenti.
Giuseppe Melis da docente e ricercatore, tra le altre cose ha ammesso che il marketing che si fa studiare al giorno d’oggi agli studenti universitari è ben più complesso di quello di qualche tempo fa; in effetti vediamo che ogni settore del sapere si sta estremamente parcellizzando e specializzando, e che sono richieste forte dosi di intuizione, capacità di adattamento e duttilità di pensiero.
Emiliano Farina ha fatto un paragone tra i suoi esordi, nel mondo della carta stampata, e il mestiere d’oggi di una agenzia di stampa, digitalizzata, le nuove sfide dell’informazione ma anche alcuni vecchi adagi che sono sempre attuali, come quello di scrivere pensando sempre idealmente ai propri lettori, ai destinatari dell’informazione.
Mi è sovvenuto che troppe persone, soprattutto sui social, scrivono in un impeto di solipsismo, narcisi della comunicazione, che si specchiano nel piccolo specchio dei loro supporter. Per fortuna la comunicazione è ancora in mano anche a dei professionisti formati, o sarebbe un’isterica ode al proprio “particulare”. La capacità di relazionarci e di essere empatici ci rende animali sociali e “umani”.
Molti altri temi sono stati toccati con dono di sintesi e profondità insieme, con ottima moderazione del giornalista, suscitando un caloroso applauso finale.
Tra le aziende food oriented presenti a SINNOVA con il proprio stand ne cito almeno due, EcobioPest di Luca Ruju, che fa dei biopesticidi e dell’agricoltura di precisione due delle sue risorse, che avevo avuto il piacere di conoscere a Milano a EXPO2015; il caseificio biologico Floris, che ha presentato nello stand alcuni percorsi del gusto aziendali legati alla filiera del latte e del pane, come innovazioni del turismo, secondo quel turismo delle esperienze [enogastronomiche] su cui occorre continuare a lavorare perché c’è tanto da fare, con ampi spazi di sviluppo.

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