Quando la mano del pizzaiolo rivela una spianatura dolce e in punta di dita. Fragrante, croccante e giustamente umida al 70%, questa è la pizza che letteralmente non si dimentica di un protagonista del mondo lievitati in quel di Firenze. Stiamo parlando di Antonio Cappadocia, classe 1995, pugliese di nascita e toscano d'adozione che, dal 2021, racconta al palato la propria visione di pizza tradizionale napoletana da Pizzagnolo e lo fa molto bene. Già al Mercato Centrale di Roma, a fianco di Romualdo Rizzuti e poi al Mercato Centrale di Firenze, con Stefano Callegari, non nasconde un talento notevole. Così il lievitato seppur di matrice classica, dove al centro si evince chiara la volontà di recuperare l'elemento di autenticità della pizza, viene altresì interpretato da Cappadocia in ricettazioni intriganti e originali. A fronte di una politica di prezzi più che dignitosa.
Pizzagnolo, dicevamo, format smart che invita a una pausa pranzo anche veloce ma di gusto, si trova in un luogo di forte passaggio, zona centro. Le varie proposte in carta e oltre di bontà e di professionalità certe parlano di digeribilità, plus tutt'altro che banale. La lievitazione in primis, tra le 24 e 48 ore, e la scelta di impasti, dall’integrale, al multicereale e al gluten free; tutti realizzati a partire da farine 100% italiane. Ultimo ma non meno importante, anzi forse tra le concause top, la cottura chiaramente in perfetto equilibrio, per un risultato non troppo secco, né troppo umido.
La semplicità che fa scuola e merita un plauso: "pomodoro cotto in precedenza che ricorda il ragù napoletano" - ci sottolinea il maestro pizzaiolo, basilico e, in uscita, una generosa grattata di parmigiano. Ovviamente anche in versione con le acciughe, per chi lo desiderasse. Quando il valore del "meno è meglio" è vincente. Pochi ingredienti ma giusti, al bando l'eccesso e il superfluo, ode alle materie prime del Bel Paese.
Non solo però... L'estro di Cappadocia va oltre senza mai diventare "stucchevole" ed ecco quello che, a parer nostro, è un vero must, la Marinara 2.0 rivisitata: alici di Cetara che portano in tavola il profumo del mare della Costiera amalfitana, pomodoro schiacciato a mano, olive taggiasche, capperi e aglio. Una magnifica sinfonia. E finalmente la più amata, la Margherita che qui merita, senza e e senza ma, di essere chiamata tale: salsa di pomodoro, fiordilatte, parmigiano, basilico, olio evo.
Più sofisticate, invece, proprio per l'accostamento "diverso" dei sapori, le suggestioni con gorgonzola al mascarpone, funghi porcini e prosciutto crudo o ancora quella con finocchiona, pecorino toscano stagionato in cantina e una lacrima di miele. Creazioni più complesse dove l'abbinamento dei singoli ingredienti è sapientemente bilanciato per favorire gradevolezza e non inutile pesantezza.
Meritevole, inoltre, sia la carta dei vini piuttosto ricercati sia delle birre, nonché il menù di cucina curato dallo chef Alfonso Vitale.
Insomma, non stupisce che Pizzagnolo sia presente nella guida Pizzerie d’Italia del Gambero Rosso 2024 e 2025 con 1 spicchio.
Altri riconoscimenti sono: 1° classificato cat. pizza napoletana al 13° Campionato toscano di Pizza; 3° classificato cat. impasti speciali al 13° Campionato toscano di Pizza; 4° classificato contest King of Pizza 2022 in onda su Sky, Cavaliere d’Oro contest King of Pizza 2022 in onda su Sky, partecipazione Campionato Mondiale della Pizza a Parma 2018 e 2022; partecipazione al Trofeo Pulcinella (Napoli) 2018. Premio Sostenibilità – Pizzaiolo per il cambiamento a Emergente Pizza Centro Sud 2023. Scusate se è poco...
Pizzagnolo – Pizza & Sfizi
Via dell'Agnolo, 107R, Firenze
055 248 0200