Oggi con la rassegna regionale de Le isole del gusto vi porto nel quartiere de La Marina, uno dei più vivaci e multietnici di Cagliari (1), dove nel classico dedalo di stradine che portano al mare dal colle su cui sorge Castello, si sentono straordinari profumi di cibi provenienti dalle centinaia di ristorantini e trattorie.
Il quartiere è sempre vivace, dall’alba a notte fonda, con i wine bar e le gelaterie che lavorano a pieno ritmo, complice un’estate 2017 lunghissima, complice il clima eccezionalmente mite e secco, sino a non molti giorni fa.
Alcuni ristoranti e trattorie sono lì da sempre, una istituzione si può dire, perché via Sardegna e le sue traverse sono le classiche vie della ristorazione cagliaritana; altri locali sono più recenti, aperti sotto la spinta di una vera e propria rivoluzione silenziosa del turismo di Sardegna, che al giorno d’oggi appare finalmente destagionalizzato (si attendono buoni arrivi sino a tutto novembre, per Capodanno e poi sin da febbraio per i Carnevali dell’Isola e poi i Riti della settimana santa) e con numeri che nel 2017 sono stati davvero lusinghieri.
Nelle cucine so di tante giovani cuoche e cuochi che cercano di seguire la tradizione ma non pedissequamente e propongono gusti sorprendenti, per fortuna con materie prime locali, scelte con cura. Finalmente ci sono locali per tutti i gusti, dai locali segnalati nelle guide Michelin e del Gambero rosso alle classiche trattorie, dai ristoranti etnici ai locali che propongono hamburger alle pizzerie gourmet.
Mi reco al ristorante Su Cumbidu specialità di mare (2), dove mi attende un morbido Polpo insemolato con fior di cappero (3), dei Ravioli di porcini in salsa di gamberi (4), il Filetto di pesce in guazzetto con cozze e pomodorini (5) e per finire in dolcezza la Millefoglie al moscato (6). Scelgo un rosso della casa, un gradevole IGT Villa de’ Luceri, che si sposa particolarmente bene con i ravioli di porcini. Mi viene offerto un dito di moscato per accompagnare la vaporosissima millefoglie.
Quando esco dal locale incontro decine di turisti con le loro guide cartacee sotto braccio, e l’immancabile smart phone, intenti a fotografare ogni angolo di questa città bella e vivibile (ha meno di 150.000 abitanti) finalmente al centro del turismo del Mediterraneo.