Per chi, come me, ama da sempre navigare (1) e lo ha fatto anche in solitaria, spesso su una barca a motore seria, cioè dislocante a lento moto, esistono due miti o meglio due innegabili fonti di ammirazione ed anche, perché no, di benevola invidia: la vela e la buona cucina. Voglio dire saper navigare a vela e saper cucinare a bordo: l’una e l’altra mi sono negate e forse prorpio per questo ne sento sempre e più non certo l’invidia, ma l’ammirazione mista ad un pizzico di rimpianto per non esservi riuscito…
Basti pensare che la mia ultima esperienza culinaria è stata decisamente rifiutata anche dal mio cane che pur mi adora!
Ben diversa, per fortuna, l’esperienza di vita e mare, cucina e barca che il bel libro "Skipper & Chef" edito dal Frangente (2) ci offre: storie di barche, non a caso proprio loro sono le protagoniste in prima persona che ci vengono proposte, e poi dei loro skipper che sono anche cuochi, veri od improvvisati, ma a giudicare dalle ricette (3) nemmeno poi tanto dilettanti, anzi…
Le belle foto fanno sognare, sia quelle delle imbarcazioni e dei luoghi visitati, sia quelle a fine libro dei mercati incontrati nei più disparati angoli del mondo ove hanno vagabondato; così come fanno sognare, non poco, le ricette proposte.
A bordo di una barca esistono due regole basilari: non parlare di lavoro e darsi tutti del tu. Ma vi è una terza (o forse primissima) ulteriore regola e cioè di cercare appena possibile una pausa alle fatiche del mare nel rifugio di un piatto caldo, preferibilmente decente, meglio se buono! A chi non è dato di poter maneggiare tale arte (chi vi scrive è, lo confesso, un vergognoso seguace dei precotti… ) rimane la sincera ammirazione per gli altri: i cuochi specie di mare, normalmente capaci di miracolose alchimie con pochi ingredienti, magari col mare al traverso e la barca sbandata, sempre capaci però di rifocillare ed anzi rinfrancare nello spirito, prima che nel fisico, la loro ciurma.
Alcuni esempi? "Il pollo alla Colombo con salsa di fagioli" dello skipper Timoteo Pancin, la "Focaccia sailing week" dello skipper Arnold Vagge, "La crema di ceci al rosmarino e seppie al nero d’Asola" dello skipper Francesco Candiani, per citarne solo alcuni. In realtà, gli skipper del goloso libro sono ben 18. Da notare che ogni ricetta è stata supervisionata dallo Chef del ristorante veneto “Lo Scudo” (Soave di Verona).
Chapeau! a loro ed anche al volume, di belle foto ed altrettanto belle ricette, che consiglio di cuore quale suggerimento per i bravi e fonte trasognata di speranza per quelli come il sottoscritto...
"Skipper & Chef"
Editore: il Frangente
Pp: 179
Prezzo: 28,00 euro