Altissimi standard qualitativi, sensibilità nei confronti della natura, legame con il territorio e tanta innovazione. Sono solo alcuni dei pregi dell’Opificio Salpi (1), primo prosciuttificio ipogeo d’Italia, realizzato nei pressi di Perugia dall’architetto Enzo Eusebi.
Incastonato nel verde panorama delle colline umbre (2), i volumi che ospitano il ciclo di lavorazione del prosciutto sono all’interno di una struttura ipogea a C coperta da un tetto verde che segue l’andamento naturale del pendio; nello spazio al centro della C sono collocati gli edifici direzionali su pilotis; nella corte centrale, aperta verso valle, è stata posizionata una vasca di raccolta di acque meteoriche, mentre il fronte principale dell’opificio è caratterizzato architettonicamente dalla presenza del blocco direzionale, con il sapiente utilizzo di materiali ecocompatibili ad alta efficienza energetica.
Pertanto, al centro del progetto (3) sono stati posti il benessere dei fruitori e la sostenibilità, evidenziata dagli asset di efficienza energetica ed idrica, dalla scelta dei materiali, dalla gestione del sito di progetto, dall’innovazione e dalla qualità ambientale.
Emblema di questa attenzione, non soltanto formale, è la scelta della copertura a verde dello stabile, fatta con impermeabilizzazione naturale, realizzata per consentire un maggiore isolamento termico sia estivo che invernale, la riduzione dei picchi di deflusso idrico, la riduzione dell’inquinamento sonoro, la mitigazione del microclima, il fissaggio delle polveri sottili e il risparmio sui costi di risanamento della copertura.
Alla base di questa filosofia, il lavoro e le idee di Enzo Eusebi, la cui duplice formazione di ingegnere e architetto si palesa nei suoi progetti anche internazionali. Vi si legge un costante impegno per la salvaguardia dell’ambiente, attraverso l’uso e il riciclo di materiali, utilizzando ricerche e analisi volte a minimizzare l’impatto ambientale.