Il colore ocra ricorda i sassi materani e la roccia dolomitica. Il sapore unisce magicamente due territorio che parrebbero tanti distanti. L’effetto è travolgente perché il sapore è particolare. Tutte queste suggestioni, questi pensieri per una “semplice” pasta?
La risposta è sì perché “ll Cappelli” (1) – il nome deriva da un senatore del Regno d’Italia di fine Ottocento - la nuova linea (2) prodotta con l’omonimo grano duro coltivato in Puglia, precisamente a Gravina, ai confini con la Basilicata con metodo biologico, risponde a criteri di eccellenza. Presentato alla XII edizione di Identità Golose (3 - Image: chef Davide Scabin), e frutto di anni di ricerca, la nuova gamma, contraddistinta appunto dalla fascia color ocra, completa un’offerta che già si avvale di “Matt” (fascia blu), “Kamut® Khorasan” (fascia rossa) e “Farro” (fascia marrone).
Riccardo Felicetti (4), Ceo del pastificio ha deciso di legare la propria produzione al territorio, al terroir, come si usa nel mondo del vino; e la pasta, ricavata dal grano duro Cappelli, rivela così tutti i propri eccezionali pregi. Dal punto di vista nutrizionale la pasta Felicetti è ricca di proteine di qualità e altamente digeribili, in grado di fornire un’azione antiossidante, di non dare sensibilità al glutine scongiurando così l’assuefazione che potrebbe portare alla celiachia, mentre dal punto di vista del sapore è la vanillina a fare la differenza. Questa sostanza, che a differenza di quanto avviene nelle varietà "moderne" è presente in quantità, conferisce alla pasta stessa un gusto del tutto particolare.
Una nuova arma per la diffusione di un segno fortemente identitario e al contempo universale quale la “nostra” pasta.