Non sono poche le sfumature d’eccellenza che caratterizzano Palazzo BelVedere, il nuovo hotel, spa & city retreat (1) che ha aperto i battenti lo scorso 21 giugno a Montecatini Terme, la città toscana delle acque per antonomasia, dopo due anni di lavori intensi di ristrutturazione dello preesistente storico Grand Hotel, con la complicità dall’architetto Giancarlo Galassi. A capo della nuova squadra, Simone Galligani, imprenditore di Montecatini Terme che arriva da una storica famiglia di albergatori e il direttore Chiaralberta Valentini, da dieci anni nel gruppo Belvedere S.p.A.
Le camere, innanzitutto: dalle 93 della struttura originaria, sono passate alle attuali 60 dotate di ogni comodità e servizio. Comfort, junior suite, studio suite e tre appartamenti pensati per soggiorni long stay. Punta di diamante quella dedicata all’architetto Giovanni Michelucci, esperienza di raro charme (2). Accogliente, di gran classe e strategico per le vicine mete turistiche da visitare - da Firenze a Pisa - è la scelta migliore per chi cerca un soggiorno di qualità all’insegna del benessere e della remise en forme. Dicevamo tante anime, sì perché c’è la bellezza degli interior dove, negli spazi comuni, eleganti arredi di design contemporaneo dialogano con accenni liberty, come la lampada Pipistrello disegnata da Gae Aulenti o la Sedia Scapolare di Michelucci che vivono in perfetta armonia con la splendida scala dell’ingresso o con i preziosi e colorati soffitti vetrati del bistrot NO | MORE.
Ma sono anche altri i dettagli che sorprendono: il rituale di benvenuto offerto all’ospite appena arrivato che, prima di accedere alla camera, può godere di un idromassaggio ai piedi con tanto di speciale trattamento alle foglie di olivo (3) o ancora gli affascinanti giochi di luce che corrono per esempio, nei corridoi delle camere, quali “impronte” luminescenti sempre con l’immagine dell’ulivo.
Così gli spazi esterni per attività diverse: c’è il Giardino Circolare per sessioni di running, pilates, yoga e meditazione o il maestoso Porticato bianco, open space (4) splendido nella sua raffinata essenzialità e candore per lezioni di ginnastica ormonale, retreat dedicate al benesere e molto altro.
La Home SPA, naturalmente, cuore pulsante dell’intera struttura di cui parleremo nel dettaglio con un pezzo dedicato nella sezione “Moda e fragranze” del magazine. Basti sapere che il concetto di salute si basa sui 4 principi ippocratici: da qui trattamenti personalizzati stabiliti con test valutativi olistici, coadiuvati da naturopati della nota Scuola Lumen, per integrare l’elemento mancante, che sia acqua, aria, terra o fuoco.
L’ottima offerta ristorativa, finanche per la clientela esterna, è un altro dei molti indiscussi plus di Palazzo Belvedere. Al timone dei fornelli lo chef toscano Daniele Ciofi (5) che al bistrot NO | MORE, serve alta cucina, d'inconfondibile stile e ingredienti freschissimi sopratutto plant based ma anche di mare e di terra, non dimentica delle necessità del singolo e del proprio elemento mancante da integrare, con un menu specifico, alias menu “elementale” pensato secondo la stagione in corso. Ecco, dunque, la portata di Culatello e semi di zucca, un’entrée che nella sua saporita lievità è un piccolo capolavoro di buona e bella cucina o il Petto di anatra glassato, cavolo nero, pera e uva rossa, ottimo equilibrio tra estetica e gusto dove la componente armonica ben si abbina al garbo creativo dello chef (6). Piatti lineari, leggeri, poche materie prime capaci di raggiungere il cuore gastronomico di chi, seduto ai magnifici tavoli della maestosa sala, se li gusta ammirando cromatismi, consistenze e abbinamenti singolari ma mai inutilmente provocatori. Appagando il palato, lo spirito e, scusate se è poco, la salute.
Il racconto continua…
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