Finalmente la maggior parte delle regioni italiane è in zona gialla e un pò tutti stiamo riprendendo, sempre in sicurezza, quelle attività che tanto ci sono mancate in questo anno e mezzo di pandemia. Certamente il “rito” dell’aperitivo è tra questi ed i tre locali di Kanji sushi a Milano, avendo ampi spazi aperti a disposizione, possono riproporlo in modo versatile e sereno. Quello più suggestivo è certamente il locale di Via Caretto 3, in zona stazione centrale dove un cortiletto interno permette, per trenta coperti, di godere di un ambiente confortevole e verde (1 - 2), abbastanza inusuale in città. I sushi e sashimi proposti hanno mantenuto la grande qualità (3) che ricordavamo da una nostra precedente visita per il delivery, con un pesce freschissimo e di grande gusto. La novità dei cocktail signature accompagna degnamente questo aperitivo dal costo contenuto a soli 8 euro per sushi e cocktail (4 - 5). Accanto a quelli classici, si può, inoltre, sorseggiare del Sakè Summer, a base di sakè e cointreau, del Green Tonic con gin e basilico, oppure del Kanji Spritz, che è un Hugo (spritz bianco) impreziosito da succo di ribes. Ricerca stilistica, sensoriale ed estetica sono le caratteristiche esclusive di sashimi, fukomaki, uramaki con salse ricercate - come quella al mango - che accompagnano sushi a base di ombrina, tonno, salmone, branzino, gambero (6). Nella galassia dei locali dell’imprenditore Jay Lin, figlio di una tradizione del sushi a Milano iniziata dal padre Akan Lin, Kanji è una luminosa stella dove trovare il meglio della tradizione giapponese. Un aperitivo che non dimenticherete facilmente, sia per incontestabile bontà, sia per il piacere di tornare alla vita, sentimento un tempo forse scontato ora, un pò meno...
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