Malgrado la drammatica situazione che sta vivendo il settore della ristorazione a causa della pandemia, con le gravissime perdite economiche derivanti dalla chiusura alle 18 imposta dal DPCM, c’è chi continua a pensare sul lungo periodo e non si fa abbattere, rilanciando con nuove aperture. Uno di questi illuminati imprenditori è sicuramente Ilaria Puddu che, malgrado la sua giovane età, ha al suo attivo il lancio di numerosi celebri brand quali Marghe, Pizzium, Giolina, Crocca e Gelsomina (1- 2). Laureata allo Iulm di Milano, ha abbandonato ben presto il mondo degli uffici stampa per entrare nel food retail, prima come dipendente in Panini Durini, marchio di successo con molti punti vendita nel milanese. Fiutando l’aria, che negli ultimi anni davano le pizzerie come uno dei settori più interessanti su cui puntare, si è lanciata, dando vita in rapida successione ai cinque marchi, premiata dal successo ad ogni nuova apertura. Ma veniamo al nuovo locale di Gelsomina. Diretto dal giovane e talentuoso Giuseppe Gallello (3), punta in primis alla pasticceria siciliana (4), ma non solo, proponendo probabilmente i migliori maritozzi alla panna di Milano, freschissimi, leggeri e dalla ottima pasta lievitata. Si può inoltre pranzare con grande soddisfazione, recuperando la cucina tradizionale italiana, trend - con al centro la semplicità dei sapori di casa - che la titolare Puddu ha già individuato come vincente nel settore food per i prossimi anni. Tra gli antipasti spiccano dei fiori di zucca pastellati ripieni di ricotta e acciughe di Cetara su crema di zafferano e degli arancini a dir poco straordinari su un letto di salsa di piselli alla menta. Entrambe le preparazioni risultano impeccabili, asciutte e di gran gusto. I primi contemplano delle busiate di un piccolo pastificio trapanese con un pesto a base di basilico (5), mandorle, pinoli, ricotta, pomodoro secco e, a dimostrazione delle grandi capacità dello chef, degli eccezionali spaghetti alla chitarra freschi al sugo di pomodoro (6), banco di prova della bravura di un cuoco, piatto tra i più difficili nella sua estrema e apparente semplicità. Tra i secondi, un vitello tonnato cotto a bassa temperatura, stupendamente eseguito e delle polpette al sugo con pomodoro San Marzano dop e ricotta salata. Il tutto accompagnato da un rosso Frappato di Vittoria Valle dell’Ecate ben equilibrato e di buona beva. Un’esperienza di grande soddisfazione per il palato sicuramente da provare.