Nostalgia dei sapori sinceri della terra più orientale d’Italia, delle sue spiagge meravigliose, dei paesaggi mozzafiato, delle città culle del barocco? Un rimedio c’è: provare il ristorante pugliese Charlie Brown di Milano, in via Spartaco 37, dal 1996 una garanzia per chi voglia immergersi nella più pura tradizione del tacco d’Italia. Il locale è guidato sin dall’inizio dal patron Antonio Moscara che giovanissimo venne a Milano, divenendo in pochi anni un imprenditore di successo con al suo attivo altri due locali, il contiguo Dar El Yacout, di cucina marocchina e Casa Noscia a Gallipoli di cucina di pesce.
Un recente restyling a cura dello studio Naos Design ha trasformato gli interni in una tipica masseria di campagna. Eleganti volte a stella decorate con nuvole e uccelli stilizzati in ferro battuto alle quali si intreccia un pergolato con tralci d’uva, a ricordo dei luoghi appartati dove si consumano i pranzi in famiglia e le cene con gli amici. Gli interni sono illuminati dalla calda pietra leccese con brocche in ceramica a vista e i suggestivi pumi a forma di pigna il cui nome deriva dalla dea della fertilità Pomona. Per quanto riguarda la cucina, la novità è la braceria della pizzica salentina dove poter scegliere succulente carni da cuocere, dalle bombette, alle salsicce, alle costate di asina o puledra fino alle cotolette di maiale o agnello e una sontuosa grigliata mista. Carne di gran qualità cotta alla perfezione sulla brace. Il pasto inizia con gli antipastini da condivisione come le pittule con il vin santo ridotto, una salsa rara ma deliziosa. Un vero must è la scurtigghiata a base di favette, cicoria, pancotto e olio al peperoncino, piatto in cui la delizia delle verdure e dei legumi pugliesi esce in tutta la sua bontà. Immancabili e di gran gusto le polpette al sugo della nonna, così come le paste di antica tradizione, tra queste le orecchiette alle cime di rapa, gli ziti con sugo e polpette e la tiella con riso, patate e cozze. Nella sezione del menù detta Lo spirito del contadino la fanno da padrone due eccellenze della regione, i vegetali e i latticini. Tra le verdure possiamo annoverare fave e cicoria, cime di rapa infuocate, puntarelle con cipollotto, cacioricotta e verdure di campo. Tra i prodotti lattiero caseari la burrata d’Andria e la sfogliata vaccina con rucola, pomodorini secchi e tonno.
Altro piatto forte del locale sono le varie proposte di pizze, presenti sin dalla sua apertura. Un ottimo impasto e sfiziosi condimenti: abbiamo assaggiato, la variante al fior di latte, stracciatella, caponata di melanzane e sfilacci sottilissimi di bresaola che ben si miscelano in un abbinamento inusuale e ardito ma che funziona alla perfezione. Tra le pizzate, la puccia barocco leccese con caponata, capperi, olive e burrata e il panzerotto de Santu Ronzu con pomodoro, mozzarella, prosciutto cotto e crema di basilico. Golosa novità, i roll in pizza fatti con la pasta della pizza arrotolata su se stessa, ripiena, fritta e asciugata in forno e tagliata a rondelle. Una sorta divertissement al palato, di cui abbiamo apprezzato quella con verdure di campo, ricotta, burrata e patate schiacciate e un'altra con lardo, ricotta, tartare, cipolla caramellata e stracciatella. Tra i dolci imperdibili i pasticciotti, emblema del Salento e lo spumone con gelato, biscotti mandorle e canditi, anch’esso una rarità nei menù. Un locale per tutti i gusti che vi renderà soddisfatti, con una cucina genuina orgoglio di questo affascinante lembo d’Italia, oltretutto ad un prezzo davvero onesto e concorrenziale. Da provare!