Visioni da bere :: 25 nov 2024

Firenze, Amaro Santoni da Caffé Giacosa

Onore alla mecca del Negroni

Glamour, momenti belli, sana condivisione e sopratutto buon bere questo è stato lo scenario che ha recentemente caratterizzato uno dei locali storici tra i più raffinati della città del giglio, Caffé Giacosa. Protagonista della serata tra lo chic e lo sparkling,  Amaro Santoni,  non il solito amaro, bensì aperitivo dolce-amaro di qualità eccelsa a base di rabarbaro e fiori di iris, con 34 erbe. L'evento dal titolo "Classic is NOT Boring" voluto e organizzato proprio da Amaro Santoni, ha visto - complice Simone Caporale del Sips di Barcellona, appena confermato sul podio del The World's 50 Best Bars, insieme alla “brigata” di bartender del Boadas, locale storico catalano – la reinterpretazione di alcuni classici cocktail italiani a base di Negroni. "Siamo nella culla, nella mecca del Negroni, qui a Firenze" - ha dichiarato Caporale - "ma noi veniamo dal locale catalano Boadas che ha in comune con Caffé Giacosa il valore della storicità". Il risultato del gustoso "gemellaggio" da Caffé Giacosa? Un viaggio indimenticabile nel mondo della mixology italiana, tra savoir faire, arte, bellezza e gusto.

Due parole su Amaro Santoni

Per chi non lo sapesse, Amaro Santoni, prodotto dalla distilleria Gabriello Santoni a Chianciano Terme, vanta una moderata gradazione alcolica (16° vol.), ed esprime in tutto e per tutto la sua terra, la Toscana, nonché il suo capoluogo. Le botaniche, ça va sans dire, sono, tra gli altri, il rabarbaro, commerciato nelle botteghe degli speziali del centro storico fin dal Rinascimento, e l’iris, simbolo stesso della città, tanto da essere rappresentato sul suo stemma. Il design della bottiglia richiama lo splendore architettonico della cupola di Santa Maria del Fiore realizzata dal Brunelleschi nel 1436. 

I cocktails Negroni della serata: le 4 declinazioni con Amaro Santoni

Non sono poche le diverse sfaccettature che il Negroni può avere, a dichiararlo sempre Simone Caporale. Così l'evento ha servito quattro rivisitazioni, strizzando l'occhio ai "cugini" spagnoli.

Picasso, cliente abituale del Boadas fino agli anni '60, ecco il drink a suo nome, gradevolissimo, con gin, red bitter e vermouth, liquore di Chinotto.

La Samba, dal tocco più peperino, racchiude della cachaça, acquavite comune in sud america e dell'artichoke bitter. Cocktail interessante ma non per tutti proprio per la sua importanza gustativa.

Café Mexicano, coffee vermouth e red bitter.

Infine il più delicato dei quattro, Perfume, alias il Negroni per chi non ama il Negroni. Più leggero, rotondo è certamente adatto a chi preferisce un bere oltremodo gentile al palato.


 

Ron Millonario

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