Lui, Emeran Mayer (2), è un gastroenterologo di fama mondiale. Il libro, “La comunicazione mente-pancia” (3), è come un… pugno nello stomaco, perché espone una serie di scoperte che rivoluzionano il nostro modo di pensare riguardo all’apparato digerente.
Da sempre “relegato” a organo secondario e poco “nobile”, l’intestino invece interagisce con i microbi che ospita, influenzando le nostre emozioni, la nostra sensibilità al dolore, le nostre relazioni sociali, determinando, anche, le decisioni importanti che prendiamo nel corso della nostra vita.
Non solo: leggendo il testo, scritto con stile brillante e capacità di sintesi – pertanto fruibile da tutti – si scopre che all’intestino sono collegate persino alcune delle più devastanti malattie cerebrali degenerative e delle più comuni patologie neurointestinali.
Insomma, le modalità di funzionamento del nostro cervello dipendono eccome da quel che avviene nell’apparato digerente. E da qui nasce l’invito all’umiltà, da parte di tutti noi: percepiamo e interpretiamo il mondo (anche) a seconda dei microbi che abitano in noi.
Portando anche casi di pazienti, Mayer offre consigli pratici e avvalorati dall’esperienza per mantenere fluida la comunicazione tra il cervello, l’intestino e i suoi microbi. Possiamo quindi, anzi dobbiamo cambiare dieta stile di vita in funzione di questo benessere, che consente di sviluppare un atteggiamento mentale più sereno e un sistema immunitario più forte, riducendo il peso corporeo, ma anche il rischio di essere soggetti a disturbi neurologici quali Parkinson e Alzheimer.
E' decisamente il momento di arricchire il “dimmi come mangi e ti dirò chi sei (1)” - oramai un classico adagio del multiculturalismo – con “dimmi come digerisci…”
Emeran Mayer, La comunicazione mente-pancia, Edizioni Il Punto d’Incontro, Vicenza, 2016, 304 pagine, 14,90 euro.