Iniziamo dalla plastica, omnipresente e terribile, da quella monouso a quella micro, il tutto in una stupefacente impalpabile presenza, dai nostri scarichi quotidiani, ai mari ed all’oceano ove ormai esistono non una ma ben tre enormi aree di rifiuti, ciascuna grande come e più del nostro mare Adriatico.
Un incredibile universo plastico che crea coriandoli plastici di plancton, 892.000 microframmenti per kmq, che giungono ai nostri alimenti e quindi a noi stessi, ultimi stupidi anelli in via di estinzione. Basti pensare che la sola Europa produce annualmente 57 milioni di tonnellate di plastica, delle quali residuano 24 e più milioni di rifiuti per anno e questi impiegheranno centinaia di anni (alcuni migliaia) per distruggersi, peraltro non sparendo ma trasformandosi in micro organismi plastici, può bastare?
Oppure signori, preferite un bel pesciolino al mercurio? Nel settembre 2009 sette capodogli si sono piaggiati sul Gargano ove poi sono morti, nessuno più lo ricorda purtroppo. La loro autopsia rivelò la presenza massiccia di mercurio, lo stesso che tramite il pesce noi stessi mangiamo: suvvia un bel intestino lucente al mercurio cromo, non manchi a nessuno!
Ma se proprio non volete farvi mancare nulla, dico nulla veramente, prego accomodatevi, possiamo proporvi una bella sogliola od un dentice al tritolo od altri derivati tossici conseguenti all’affondamento nei nostri mari di molte bombe anche alleate (1 - 2 - 3), fino alla fine della seconda guerra mondiale e delle quali ovviamente nessuno più vuole parlare. Del resto, lo sappiamo tutti, la storia la scrivono i vincitori e le bombe tossiche inviate dagli inglesi in Italia dopo l’otto settembre, non erano certo politicamente corrette e nessuno più le vuole ricordare. Peccato che il tritolo sia ancora in fondo al mare e pian piano, complice l’erosione degli involucri delle bombe stesse, si stia liberando tra i flutti marini…
Insomma a noi la scelta, il pesce è servito. Scegliamo pure come preferiamo farci del male (4 - 5), già ne abbiamo fatto troppo, o no?