Il Diritto è uno strano pianeta, creato da uomini per uomini, dovrebbe quindi tendere se non alla loro felicità, almeno alla loro vita o proprio in ultima istanza alla loro sopravvivenza. Il mare (1), quanto è bello e quanto è profondo, come recita il titolo di un recente volume "Come è profondo il mare" di Nicolò Carmineo edito ChiareLettere di qui abbiamo già parlato il 24 marzo 2019 QUI. Purtroppo però tutto possiamo dire fuorché sia “ancora” bello, tanto abbiamo contribuito a renderlo invivibile. E ciò a causa del nostro comportamento diffuso, non quello del vicino e di altri sui quali come sempre scaricare troppo comode responsabilità. Tanto che, finalmente, se ne è accorto lo stesso legislatore europeo che ha messo al bando l’uso di plastiche monouso (2) come da Direttiva UE. Tuttavia non basta recriminare come giustamente peraltro, sull’uso improprio di materiali inquinanti da parte delle industrie, siano esse quelle cosmetiche responsabili dell’uso indiscriminato di contenitori plastici non riciclabili, o di noi stessi che nel nostro piccolo non ci curiamo di usare inutilmente e gettare in mare (direttamente o indirettamente) mille rifiuti plastici (3). Ma v’è di peggio, ad esempio le sostanze chimiche o radioattive, prendiamo solo l’esempio del mercurio che la Direttiva europea CE 1881 del 2006 ha permesso di aumentare quale tolleranza alimentare. Non v’è limite alla follia umana e la legge altro non è se non sua espressione, peccato che i nostri figli e nipoti debbano subire i nostri errori, dolosi, non colposi purtroppo.