Chi non ricorda (almeno tra i non proprio giovanissimi) il bellissimo film "Un americano a Roma" in cui un giovane Alberto Sordi ci ha regalato una delle più esilaranti scene del suo sterminato repertorio, quella famosa e sempre ricordata frase irriverente "Maccarone, m'hai provocato e io ti distruggo..."?
Ma la cucina del nuovo continente è capace anche di prelibatezze, ancor più se rilette alla luce del cupolone da una padrona di casa che può fregiarsi, ed a ragione, del titolo di chef stellato e che da molti anni ripropone nella sua bella casa a Firenze un menu raffinato per il "giorno del ringraziamento" (1), il famoso Thanksgiving Day che si celebra negli Stati Uniti d'America (il quarto giovedì di novembre) in segno di gratitudine verso Dio per il raccolto e per quanto ricevuto durante l'anno trascorso.
La tradizione impera ed allora ecco il trionfo del famoso tacchino anche in terra di Toscana, anzi meglio se tacchina (dalla carne più tenera e dal peso di 8/9 kg) che la nostra chef "american-florentine" (2) acquista da molti anni al Mercato centrale, da sempre un'istituzione nella città di Dante; di recente rivitalizzato anche da molte nuove iniziative.
Tradizione dicevamo che sempre trionfa, non solo nel celebre e gustoso piatto (3), ma anche nei suoi molti contorni (4) rigorosamente selezionati in base ai loro colori variopinti, per una tavola simile a un'allegra tavolozza: così il rosso (carote), il giallo (purea di patate), il verde (spinaci), il violetto brunito (salsa di ribes) (5) e naturalmente la mitica e agrodolce Salsa Gravy... un vero tripudio come nel tableau di un grande artista.
Per proseguire con altre gustose portate (tutte ma proprio tutte meritorie di grande attenzione tanto da consigliare un rigoroso digiuno preparatorio!) e terminare infine nella piacevolissima torta di "Nonna Papera" (6), nel nostro caso riproposta con la variante alla panna... da veri golosoni.
E la stessa cura si ritrova anche nella ricercata atmosfera pre-natalizia della tavola imbandita (7), dei suoi piatti, tovaglia ed arredi, insomma tanto cosy di cui i nostri amici d'oltre oceano sono veri maestri.
Come già ricordato, questa festa è un inno alla tradizione americana: la padrona di casa ha aggiunto, però, un omaggio italico nei vini proposti (dai bianchi frizzanti, ai rossi corposi ad un ottimo Vin Santo perfetto con la torta) perchè ringraziare si può. Anche in riva d'Arno.