Dopo Milano anche Firenze si dimostra realtà ciocco-friendly. Con l'edizione della Fiera del cioccolato artigianale in piazza della SS. Annunziata (1), iniziata il 10 febbraio e ora in chiusura domenica 19, non sono mancati un nutrito numero di espositori. Dal Veneto al Piemonte passando per l'Umbria, il nettare degli Dei, ha sorpreso tutti tra gusti e forme decisamente originali.
Il "Mondo delle golosità", per esempio, un laboratorio di Jesolo, conosciuto anche in Cecoslovacchia, ha fatto mostra di una golosissima distesa di riproduzione al cioccolato fondente (2), tra scarpe glam e utensili da ferramenta. Fedelissimi agli originali, come un decolté rosso (3), da far venire voglia di… indossarlo.
Abbiamo anche incontrato una piccola ma ricca realtà spoletina, l’"Officina del cioccolato": un tripudio di delikatessen come i tradizionali “biscotti sagrantino” (4). I proprietari come molti altri hanno patito il terribile sisma, ma nonostante tutto la voglia di reagire è stata - ed è - più forte.
Ritornando in Veneto, La "Cioccolateria Venezia", di San Donà di Piave (Ve), ci ha catturato prima con l’infinita varietà delle sue creme spalmabili (5) e delle sue praline, e poi con la simpatia (e professionalità) del titolare Francesco (6) che ci ha illustrato segreti e ingredienti di molti dei sui prodotti. Tra cui la crema spalmabile al caffe o quella al caramello e sale. Quest’ultima forte dell’influenza bretone.
Ma la sfilata di eccellenti produttori di tutta Italia è stata anche l’occasione per conoscere il nuovo “sforzo” editoriale del giornalista e scrittore Marco Ferri. “Firenze e la cioccolata” (ed. Pontecorboli, Firenze 2017, 80 pagine, € 8,80), un testo (7) che ripercorre la storia di questo magnifico confort food che “transita” anche da Firenze, la città che grazie alla dinastia Medici sin dall’inizio del XVII secolo ne ha sperimentato gli innumerevoli pregi. L’autore (8- Primo da Sx), infatti, ricostruisce le fasi salienti dell’epopea della cioccolata che corrono parallele a quella della città del fiore, ovvero dalle sue origini e dalla prima conoscenza sperimentata dai viaggiatori fiorentini, fino ai giorni nostri.
Durante l’incontro moderato dal giornalista Marco Gemelli (9- 10 Primo da Dx) sono emersi non solo importanti aneddoti culturali, ma anche “stuzzicanti” e commoventi curiosità, tra le quali una all'epoca della seconda guerra mondiale. Il dolce ricatto del soldato americano che teneva in braccio una bimba in lacrime perché pensava di aver smarrito la mamma nel momento della festeggiata liberazione. A lei propose lo struggente scambio “piangi? no chocolate”. Per ritrovare, come per incanto, il sorriso, la mamma e… la cioccolata.