A luglio è uscita la nuova Guida Sushi del Gambero Rosso, con 250 indirizzi selezionati, tra grandi classici e nuove tendenze (1).
Una guida agile, con tutte le informazioni essenziali, compresi i locali con delivery e asporto; molto interessanti i premi speciali, dedicati ai migliori locali, premio Tre bacchette, ai Maestri del sushi sino alla Miglior proposta abbinamento cibo & bevande, migliori delivery, take away e dark kitchen.
Come sempre svetta la ricerca della qualità e della coerenza dell’offerta. Viene fatto un importante ragionamento sullo stile del sushi, suddiviso in classico, trendy, fusion, insomma questa nuova guida si configura anche come un buon vademecum sull’universo sushi italiano.
Qualcuno storcerà il naso leggendo la parola sushi, sbagliando. Le cucine mondiali sono una importante realtà in Italia, anche economicamente parlando, oltre che dal punto di vista culturale. Personalmente, data la mia professione, ho sempre tifato anche per i locali che una volta si dicevano “etnici” e oggi definiamo variamente (a me piace ‘world cuisine’ come definizione, ma ce ne sono tante altre), purché fossero di qualità ed autentici. In secondo luogo spesso il primo passo per conoscere l’altro è assaggiare il suo cibo; ormai siamo una nazione sempre più multietnica e i ristoranti delle cucine del mondo possono essere un piccolo ponte per connettersi a gusti, abitudini e stili alimentari e non “altri”. Infine in cima alle preferenze culinarie degli italiani dopo la cucina italiana e la pizza vi sono le cucine giapponese e cinese.
Detto questo la sezione dedicata alla Sardegna, Isola che ha una identità enogastronomica forte, marcata certo, ma mi piace pensare sempre inclusiva e aperta a contaminazioni e innovazioni, presenta alcuni locali, segnalati con promettenti parole dalla Guida. Siamo lontani dalle vette meneghine ma grazie alla disponibilità di materia prima ittica d’eccellenza possiamo aspirare a visitazioni molto interessanti del mondo gastronomico del Sol Levante.
A Cagliari sono stati segnalati Bento (2) e Tao (3). Il primo è un piccolo delizioso locale con bancone che fa anche consegna a domicilio e asporto, situato nella zona del Tribunale. È stato anche premiato nella categoria deli e take away. Tao invece è in via Sonnino, è elegante e con molti coperti, ideale per il fine dining.
A Nuoro troviamo Shibuya; a Olbia Yoku Sushi; a Porto Cervo (SS) il celebre Finger’s firmato dallo chef Roberto Okabe (4).
Infine a Quartu Sant’Elena (CA) è situato Secci Sushi (5); quest’ultimo è un caso da manuale di ciò che scrivevo poc’anzi. La famiglia Secci si occupa da sempre di pescato locale, e grazie alla collaborazione con lo chef giapponese Tokashi Shimatzu ha fuso i prodotti ittici locali con l’arte culinaria giapponese, con risultati più che buoni. Anche Secci sushi è stato premiato nella categoria deli & take away.
Ad maiora dunque, alla prossima edizione, con più indirizzi segnalati e qualche premio in più, chissà.