Una donazione di pasta fresca per aiutare le famiglie più bisognose: è così che torna in campo, per il secondo anno consecutivo, il progetto di solidarietà del Pastificio Rana (1), in collaborazione con il Banco Alimentare. Come è noto, il Banco Alimentare recupera alimenti ancora integri e non scaduti che sarebbero destinati alla distruzione, perché non più commercializzabili. La Rete Banco Alimentare opera ogni giorno in tutt’Italia attraverso 21 Organizzazioni Banco Alimentare dislocate su tutto il territorio nazionale, recuperando e raccogliendo in un anno circa 80.000 tonnellate di alimenti. Di questi 9.000 tonnellate sono alimenti donati da 5,5 milioni di italiani durante la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare®, che si svolge l’ultimo sabato di novembre da quasi 20 anni in oltre 11 mila supermercati italiani.
In questo contesto, il Pastificio Rana, nel corso della prima edizione dell’iniziativa, ha donato oltre 2 milioni di piatti di pasta fresca donata, coinvolgendo 20 sedi e 300 persone della rete Banco Alimentare, con 950 pallet consegnati con 33 trasporti, interessando più di 7.500 strutture caritative territoriali incluse nel progetto, distribuite nelle 20 Regioni italiane. Sono state raggiunte oltre 300.000 famiglie raggiunte, con un milione e 300.000 di persone che, quindi, hanno ricevuto i prodotti Giovanni Rana.
Il successo della prima edizione ha stimolato il Pastificio Rana, da sempre impegnato nel sociale, a bissare il progetto: così, dal 14 novembre 2016 al 15 gennaio 2017 per ogni confezione acquistata di Duetto (2), il Pastificio Rana donerà una confezione di pasta ripiena al Banco Alimentare.
La donazione si sposa perfettamente con la filosofia dell’industria, poiché, come dice Gian Luca Rana, Amministratore Delegato del Pastificio, la solidarietà è un sentimento sociale, innato e istintivo, presente in ciascuno di noi e donare oltre due milioni di piatti di pasta alle persone più bisognose non può che essere, in primis, un grande emozione.
Il progetto, che si vuole ripetere nei prossimi anni, risponde a un’esigenza sentita: non sono più soltanto gli anziani o i disoccupati a vivere al di sotto della soglia di povertà, ma anche moltissimi giovani, lavoratori e famiglie. Un numero in continuo aumento che nel 2015 ha superato la quota di 4,5 milioni di persone in stato di povertà assoluta. Di questi, un milione 131.000 sono minori e ciò che preoccupa di più è che in Italia un bambino su 10 soffre la fame.
È necessario quindi mettere in campo ogni forza ed energia: più consumatori parteciperanno e più grande sarà l’impatto della donazione.