Un progetto di ristorazione per valorizzare i prodotti marchigiani e per porre al centro dell’attenzione una terra martoriata dal terremoto. In questo, e in tanto altro consiste l’iniziativa “Le mie Marche” che Eataly (1) ospita in questi mesi in giro per l’Italia. Il progetto di ristorazione di Andrea Giuseppucci (2), giovane chef del ristorante “La Gattabuia” di Tolentino, in provincia di Macerata, intende far conoscere le bellezze paesaggistiche e le eccellenze gastronomiche delle Marche attraverso l’assaggio dei piatti della tradizione locale, rivisitati in chiave moderna.
Si inizia all’Osteria di Sopra di Eataly Firenze (3) per tutto il mese di febbraio; sarà poi il turno di Eataly Lingotto a Torino dall’1 al 31 marzo, per proseguire a Eataly Smeraldo a Milano, dall’1 al 30 aprile.
L’impegno sociale, oltre che ristorativo di Andrea Giuseppucci non è una novità: fu grazie a una mirabile opera di recupero e restauro, che nel 2014 uno spazio delle ex carceri di Tolentino, il paese di nascita dello chef, nel cuore delle Marche venne trasformato nel ristorante La Gattabuia.
Il mix proposto da Andrea (4) è costituito da materie prime di altissima qualità, offerte quotidianamente da un territorio che va dai monti Sibillini alla costa adriatica e da una fervida e originale creatività.
La Gattabuia è diventato infatti una sorta di “centro di sperimentazione sapori e ricerca” capace di conquistare i palati del pubblico gourmet e l’attenzione della critica nazionale.
Il terremoto dell’ottobre 2016 colpisce duramente anche Tolentino e “La Gattabuia” è costretta a chiudere per inagibilità dei locali.
Eataly, sostenendo il progetto “Le mie Marche”, rivolge pertanto un abbraccio virtuale alla regione e alla sua popolazione messa a dura prova dagli eventi della natura. Il racconto di Andrea Giuseppucci, che si articola attraverso i piatti locali portati oltre i confini territoriali, parla di tradizioni, ingredienti e le storie che non devono essere dimenticati.
Perché, nonostante la catastrofe del terremoto, le popolazioni delle Marche e di tutto il centro Italia non si arrendono di certo, e vogliono reagire con tutte le loro forze.
E chi regala la conoscenza della cucina, delle tradizioni enogastronomiche, del cibo genuino portato sulle tavole di tutti gli italiani fornisce il proprio fattivo contributo.