Si chiama Büggia Gin, dall’origano selvatico di Calasetta, con un mix segreto di erbe selvatiche locali, il gin messo a punto dallo chef Carlo Biggio (1 - 2), patron della gastronomia gourmet Mamma Fina, e dalla distilleria Cillario&Marazzi Spirits Co., specializzata in gin sartoriali, tagliato su misura seguendo la creatività del singolo cliente, tipicamente ristoranti, bar eccetera (3).
Attilio Cillario e Gigi Marazzi cosi raccontano l’incontro con Carlo:
«Abbiamo conosciuto Carlo durante uno dei primi giorni d’estate in Sardegna. Con Carlo c’è stata subito intesa: lui ha assaggiato uno dei nostri gin sartoriali e noi uno dei suoi piatti di pesce al profumo di erbe selvatiche. In quel preciso istante abbiamo entrambe capito che si poteva lavorare insieme per ottenere un gin unico. Prima di rientrare a Milano, Carlo ci ha regalato un bellissimo bouquet di erbe selvatiche da lui raccolte e miscelate mantenendo viva la tradizione tramandata dal padre. Le erbe selvatiche crescono nella macchia mediterranea che si affaccia sul mare attorno a Calasetta, il paese dove Carlo con il fratello ed i genitori gestisce il suo Mamma Fina».
E poi?
«Tornati in distilleria abbiamo iniziato a lavorare sodo per trovare la giusta composizione ed il perfetto equilibrio tra le varie botaniche che costituiscono la ricetta del Büggia Gin. Nelle erbe selvatiche c’era predominanza di origano selvatico chiamato nel dialetto locale di Calasetta, Büggia ed il passo per arrivare al nome del gin e all’etichetta disegnata da Carlo, è stato breve».
Oltre al mix di erbe selvatiche di Carlo i distillatori hanno utilizzato ginepro mediterraneo, coriandolo, cardamomo, calamo, angelica, liquirizia, cassia, cannella, radice di iris, pepe lungo del Bengala, pepe di Timut, camomilla, foglie di Kaffir lime, scorze di limone e rosmarino.
Le erbe sono state dosate con particolare perizia, composte e “rotte” prontamente prima della distillazione in modo da non perdere alcunché dell’aroma, grazie all’esperienza del Master Distiller Attilio Cillario. Il metodo di distillazione adoperato per la produzione del Büggia Gin è il classico “London Dry”, con un alambicco in rame discontinuo. L’alcol utilizzato è ottenuto da grano tenero italiano, certificato biologico e certificato kosher. La distillazione avviene a passaggio di vapore: le essenze vegetali non vengono macerate nell'alcol o messe in caldaia ma poste nella testa dell'alambicco ed i loro oli essenziali sono estratti dai vapori “freddi” dell'alcol, in modo da non perdere nulla della loro fragranza.
Dall'evaporazione dei vapori dell'alcol al loro arrivo alle botaniche, passano circa due ore perché i distillatori hanno ideato un sistema, esclusivo, che raffredda e ricondensa i vapori all'interno della colonna dell'alambicco: le plurime condensazioni regalano un distillato di eccezionale purezza. Il tutto viene realizzato manualmente.
Büggia Gin risulta così alla degustazione un classico, morbido ed allo stesso tempo complesso, nel quale al carattere dominante del ginepro e dell’origano selvatico, si addizionano le note speziate di cardamomo, pepe del Bengala e pepe di Timut, la freschezza del limone e del Kafir lime, la delicatezza della liquirizia e della camomilla.
Come aperitivo un Martini cocktail preparato con il Büggia gin, anche semplicemente liscio con ghiaccio prima della cena, e a tavola lo chef consiglia Büggia e acqua tonica per accompagnare le sue cozze impanate e fritte da intingere nella mayo al latte di soia.
La tendenza di avere in esclusiva nel proprio locale specialità agroalimentari firmate dallo chef, dal pane ai vini, dalle paste agli olii, sino agli amari e distillati ormai non è più una moda ma soprattutto risponde alla necessità di controllare al meglio e garantire ai clienti la qualità di tutti gli alimenti e le bevande che fanno parte della food experience al ristorante e naturalmente la loro esclusività e unicità, che rende irripetibile ed originale l’esperienza culinaria.
Gastronomia Mamma Fina
Via Dante 34
Calasetta (SU) Sardegna