Food :: 16 ago 2016

Alce Nero: conosciamo la frutta sicura

Estate, tempo di natura, di vita all’aria aperta, di frutta. Cresce anche la voglia di mangiare e bere sano, affidandosi a produttori che garantiscono l’intero ciclo produttivo. Tra questi, Alce Nero - marchio di agricoltori, apicoltori e trasformatori biologici (1), con più di 1.000 produttori in Italia e 14.000 nel mondo - che per creare i propri nettari, succhi e omogeneizzati utilizza frutta coltivata e lavorata dall’Azienda Agricola La Cesenate, attiva sul fronte del biologico da più di mezzo secolo.

Nettari e succhi senza conservanti e aromi, con pere, pesche e albicocche lavorate entro 12 ore dalla raccolta, lasciando inalterato il vero sapore della frutta, con aggiunta di solo zucchero di canna e succo di limone, oppure, come nel caso i quelli di mela e pera senza alcuna aggiunta; omogeneizzati di pera, di frutta mista, di prugna e mela, di mela, di mela, prugna e biscotto: queste le perle di Alce Nero, con importanti novità che riguardano la grafica del marchio e l’inserimento degli ingredienti principali.

Ma interessante è scoprire come si arriva a questa perfezione. Grazie ad agronomi che scelgono le specie da coltivare (2), in modo da salvaguardare le varietà antiche, il sapore e la dolcezza, preservando la biodiversità, nascono frutti la cui raccolta avviene soltanto al giusto punto di maturazione, la cui lavorazione si attua con temperature non eccessivamente elevate e in tempi brevi. Tutta questa attenzione rigorosa dà, eccome, i propri… frutti: freschezza e caratteristiche nutritive eccezionali.

Arturo Santini (3), agricoltore e presidente di La Cesenate, ricorda come nei 170 ettari di terreno a biologico coltivati, la flora e la fauna convivano in modo spontaneo, tenendo anche conto del “benessere” degli alberi, e lasciando loro il giusto spazio di crescita.

Si tratta di un tema fondamentale per la salute e la cura dell’alimentazione, che sta tanto caro ai responsabili di Alce Nero: a loro si deve infatti il progetto “Campi da Sapere”, iniziativa ideata in collaborazione con l'associazione La Grande Via fondata dal Dott. Franco Berrino, epidemiologo dell’Istituto dei tumori di Milano. Si tratta di un progetto che unisce la conoscenza dei luoghi di coltivazione a quella di un cibo sano e di una corretta nutrizione, di un viaggio che si snoderà in percorso in 5 tappe in tutta Italia che si concluderà a giugno 2017. L’obiettivo è quello di portare le persone direttamente nei campi a incontrare gli agricoltori e i produttori che ogni giorno li coltivano, facendo conoscere non soltanto la qualità del prodotto finale ma anche il grande impegno e l’autenticità dello sforzo di ricerca e di controllo.

Info: alcenero.com

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