Scomparso il Professor Umberto Veronesi (1 - qui insieme a Paola Della Chiesa e Bambi Lazzati) nella sua casa milanese, all'età di 90 anni. Grande sostenitore dell’eutanasia, è stato direttore dal 1975 dell'Istituto nazionale dei tumori, e successivamente fondò l'Istituto europeo di oncologia. Fu ministro della Salute dal 2000 e il 2001. Convinto Vegetariano, da sempre affermava che l’alimentazione è la prima prevenzione per molte malattie, in particolare per il cancro. Non smetteva, infatti, mai di dirlo - "gli alimenti che ci mettono potenzialmente in salvo dalla malattia del secolo sono verdura, legumi, frutta, soprattutto crucifere e agrumi (2)”.
E proprio dalla tavola, rivediamo alcune delle sue tesi anti cancro....
Diversi cibi consumati in eccesso possono favorire l’insorgere dei tumori come nel caso di alimenti ricchi di grassi saturi (provenienti da fonti animali) e di bevande alcoliche. Inoltre, è bene seguire la regola della frugalità, meno mangiamo, meno rischiamo e il nostro organismo ne trae comunque beneficio. Ad eccezione, naturalmente di frutta e verdura (3), da consumare sempre e in abbondanza. Meglio quindi eliminare del tutto i grassi di origine animale e, quando possibile, privilegiare i carboidrati contenuti nei cereali, dall’importante valore energetico. Insieme a frutta e verdura (4) contengono la fibra alimentare utile per l'intestino e per ridurre il colesterolo. Oltre a combattere il tumore al colon.
Ancora... é importante, quindi se non vitale, quando si acquista un alimento conoscerne proprietà nutritive, in quale quantità mangiarne e gli effetti sul nostro stato di salute. Un aiuto, una volta di più, arriva dalla nostra Dieta Mediterranea, patrimonio dell’umanità che valorizza i prodotti del territorio nazionale.
Veronesi lascia molto della sua ricerca nei tanti libri da lui scritti come Colloqui con un medico, Le donne devono sapere, La mia lotta contro il male, Il diritto di morire, Nessuno deve scegliere per noi, ecc.
Fermamente convinto che prima o poi il cancro "morirà" definitivamente. Di ciò e molto altro gli siamo debitori, anche per averci insegnato a mangiare meno e meglio.