Dubai ospiterà (2), dal 7 al 17 novembre, l’ottava edizione dell’Italian Cuisine & Wines World Summit, anteprima della settimana della cucina italiana nel mondo, programmata per la settimana che va dal 21 al 27 dello stesso mese. Tra protagonisti del summit non può che esserci la pizza (1), uno dei piatti più conosciuti del made in Italy. Infatti è in questo contesto si terrà la X edizione di PizzaUp, simposio tecnico sulla pizza italiana organizzato ogni anno da Università della Pizza nell’antico Molino Quaglia. Quest’anno, e per la prima volta, PizzaUp si trasferisce all’estero, in collaborazione con l’Italian Cuisine World Summit, il più influente evento di promozione della gastronomia italiana all’estero promosso da itchefs-gvci.com, il network di oltre 2500 chefs italiani che lavorano in oltre 70 paesi nel mondo.
Quindi, dopo avere parlato, nei nove anni precedenti, di lievito madre vivo, dell’incontro della pizza con l’alta cucina, di farine, di calore, di germinazione assistita dei cereali, della codifica degli impasti che disegnano le tradizioni dei territori d’Italia, dell’importanza degli aspetti nutrizionali e del gusto, della spettacolarità dei pizzaioli funamboli, del Manifesto della Pizza Italiana Contemporanea, formulato e sottoscritto nel 2012 dai più influenti giornalisti enogastronomici italiani, quali temi occorre oggi affrontare? Quale futuro si prospetta per la pizza italiana?
Secondo Piero Gabrieli, ideatore di PizzaUp assieme a Chiara Quaglia, occorre “… guardare fuori, oltre l’Italia, e cogliere i cambiamenti che maturano in un mondo di contaminazioni continue, frutto di stimoli alimentari multietnici che spesso sottovalutano il ruolo del cibo come legante culturale di un popolo”.
E se è vero che la globalizzazione è oggi una realtà, è anche necessario tutelare la diversità. Ecco perché la decima edizione di PizzaUp – con tanto di incontri tecnici, testimonianze e dibattiti, pizzaioli e chef prestigiosi, giornalisti - sarà dedicata al nuovo, proprio per aprire la mente a modi di vivere, anche alimentari, che stanno influenzando i consumatori di età più giovane.
Perché la pizza è cibo naturale e sano, in grado di rappresentare compiutamente e al meglio la nostra dieta mediterranea: una maniera di usare la natura per vivere meglio.