Food :: 31 ott 2021

Zafferano, mai senza!

Anche sul balcone è possibile coltivarlo, ecco come fare

É stato festeggiato ieri con la giornata mondiale a lui dedicata ma in realtà è un must tutto l’anno. Sua maestà lo zafferano, una spezia che mai deve mancare in dispensa. Lo sanno bene i lombardi, milanesi in testa, con il loro celebre risotto giallo (1), ma in tutta Italia è un ingrediente (2) chiave per la preparazione di tante prelibate pietanze (3). Sì, perché è magnifico dall’antipasto al dolce! E poi fa bene come suggerisce la piattaforma della sanità privata MioDottore (Gruppo DocPlanner) - “Lo zafferano favorisce il buonumore messo alla prova dalla diminuzione delle ore di sole tipiche dell’autunno grazie alle sue proprietà che supportano l’incremento di serotonina e dopamina, responsabili dell’umore”.

Un prodotto superbo, che negli ultimi anni per molti è anche diventato una fonte di reddito: numerosi infatti hanno scelto di investire sulla coltivazione del Crocus Sativus per avviare una nuova attività, sebbene sia importante tener conto che la quantità minima per provare ad avere uno zafferaneto da reddito e prendere dimestichezza con il lavoro e le tecniche colturali è di almeno 1000-2000 bulbi, mentre per parlare di agricoltura professionale sono necessarie decine di migliaia di crochi. Per una coltivazione domestica, invece, 200-300 bulbi (4) permettono un raccolto più che soddisfacente, mentre sono sufficienti una decina di piantine per un bel risotto alla milanese per 6 persone.

E ecco che la domanda sorge spontanea, è possibile coltivare lo zafferano sui balconi e i terrazzi di casa propria (5)? Certo che sì! La suggestione per pollici verdi ma non solo arriva da Peraga, il Garden Center di oltre 12.000 mq alle porte di Torino, che ha realizzato un vademecum con video tutorial step by step, per accompagnare anche i più inesperti nell’esecuzione di tutti i passaggi, dalla scelta del terriccio, alle modalità di raccolta degli stigmi.

Eccolo...

COLTIVAZIONE IN VASO DEL CROCUS SATIVUS 

- I bulbi si interrano nel mese di agosto e settembre ad una profondità di circa 10-12 cm. È possibile mettere un bulbo per ogni vasetto, in modo da arredare la terrazza con tanti contenitori piccoli e colorati, oppure piantare più bulbi in un vaso più grande, per ottenere una fioriera variopinta. In questo caso le piantine devono essere separate l'una dall'altra da uno spazio di 20 cm.

- Il Crocus Sativus non ha bisogno di moltissima acqua per questa ragione andrebbe innaffiato pochissimo. Attenzione anche ai ristagni d’acqua nei sottovasi (che non devono mai esserci perché rischiano di far marcire i bulbi) e abbi cura di scegliere la posizione più ottimale dove esporre le tue piantine, non troppo umida. 

- In autunno, tra ottobre e novembre, sbocciano i fiori ed è possibile iniziare la raccolta.

- I fiori della pianta fioriscono nell’arco di 24 ore e tendono ad appassire in fretta, per questo è importante raccogliere gli stimmi appena si schiude la corolla, evitando la completa apertura che spesso comporta la rottura dello stimma. È meglio effettuare il processo di raccolta nelle prime ore dell’alba (entro le ore 10 del mattino).

- Finita la raccolta del giorno, lo stimma deve essere staccato dal resto del fiore con delicatezza, cura e attenzione.

- La mondatura o sfioratura consiste nell’eliminare i petali (viola) e il polline (giallo) tenendo solo gli stimmi, i tre filetti rossi erroneamente spesso chiamati pistilli, se necessario riccorrendo all’utilizzo di una pinzetta. Gli stimmi estratti dal calice vanno poi messi in un setaccio ed essiccati direttamente il giorno stesso della raccolta, appena “sfiorati”.  

- L’essiccazione può essere effettuata lasciando asciugare gli stimmi su un tovagliolo di carta o un panno asciutto o, anche, utilizzando un comune forno ventilato. In questo caso lasciate il forno appena appena aperto, mettetelo al minimo e fate essiccare lo zafferano su fogli di carta da forno. Non è facile trovare le tempistiche giuste, gli stimmi non devono risultare umidi e molli ma neppure bruciarsi. Le tempistiche dipendono dal forno e dall’umidità ma è generalmente necessario un tempo piuttosto breve.

- Dopo questa lavorazione gli stimmi sono pronti per la conservazione e l’uso. Consigliamo di custodire gli stimmi essiccati (6) in barattoli di vetro o in provette, in contenitori ben chiusi per mantenere intatto il profumo e le proprietà organolettiche della vostra spezia prodotta in casa.

Se avete ancora dubbi, non mancate di seguire i due video tutorial per illustrare i momenti più complessi della coltivazione del Crocus Sativus Zafferano

La messa a dimora del bulbo QUI. 

La raccolta ed essiccazione dello zafferano QUI.  

 

Per acquistare i bulbi:

 

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