Intervistiamo per Woman Power una rappresentante della categoria che più ha sofferto dei vari lockdown cui siamo stati costretti tutti noi: l’attrice e doppiatrice campana Marianna Liguori (1 - 2 - 3). Ora, che finalmente i lavoratori di questo settore stanno rinascendo a nuova vita, per mantenere il focus su di loro, ci interessa la loro opinione. Laureata in lingue e letterature straniere, ha iniziato la carriera con grandi nomi del teatro partenopeo, quali Isa Danieli, Antonio Casagrande, Francesco Merola, Nino D’Angelo e Maurizio Casagrande. Sul versante cinematografico ha collaborato con Vincenzo Salemme (4), girando “Con tutto il cuore" che uscirà in autunno. C’è anche però il ruolo di doppiatrice con numerose case di produzione come Cattleya, Laser Film e Marvel. Partecipa al programma radiofonico “Voice Anatomy” diretta da Pino Insegno (5). Come attrice nel 2017 vince il Festival di Castrocaro, nella sezione volti nuovi, in qualità di attrice monologhista, diventando anche un’apprezzata cabarettista. Recita in importanti festival teatrali, opere di Bernhard, Euripide, tra cui il Napoli Teatro Festival. Un curriculum di tutto rispetto, una creativa di spessore, perfetta per il nostro format in rosa di figure che eccellono nella propria sfera di pertinenza.
Professione attrice quando ha capito che era questa la sua "strada”?
Sono attrice e doppiatrice. Ho capito che dovevo fare questa professione da quando avevo 5 anni, mi esibivo davanti allo specchio imitando le persone più grandi di me, a scuola mi chiamavano in presidenza per far le imitatazioni dei professori. Dopo di che ho studiato molto, mi sono formata professionalmente. Sono Laureata in lingue e letterature straniere, sono diplomata all'accademia Sperimentale di recitazione presso il teatro Elicantropo di Napoli, diplomata ancora all'accademia professione doppiaggio Kea sound di Napoli e alla Fonoroma diretta da Renato Cortesi ed ho fatto anche molti stage di Cinema.
Ci parli in breve della sua attività in questo momento: criticità e punti di forza...
In questo periodo storico il mio lavoro è stato preso d'assalto da tanti problemi. Siamo stati i primi a cadere nel tunnel della ricerca di se stessi. Non ho mai mollato, nonostante la chiusura dei teatri. Mi è solo dispiaciuto molto di aver perso delle date della tournée con Maurizio Casagrande, ed ora mi ritrovo ferma, nonostante faccia tantissime cose.
In quanto donne, il percorso per far valere i proprio obiettivi non è sempre in discesa, un lato del suo carattere che l'ha particolarmente sostenuta per arrivare dove è oggi?
Un lato del mio carattere che mi ha sempre sostenuta è la mia positività e la mia determinazione. Tutto ciò che voglio lo porto a termine e attendendo anche un'infinità di tempo. Sono costante nelle mie scelte e la mia testardaggine mi ha sempre portato in alto.
Le donne che fanno squadra hanno una marcia in più?
Sicuramente, ma tra donne c'è sempre una grande competizione, ci ho provato tante volte ma ho sempre notato una sorta di superiorità nei miei confronti. Non credo affatto alle squadre tra donne soprattutto nel mio ambito. Io farei squadra con tutti e tutte ma gli altri con me no.
Piaga del femminicidio, cosa si sente di dire alle donne e non solo affinché questo orrore abbia fine una volta per tutte?
È una cosa orribile, se conoscessi tutti questi mostri che hanno ucciso le proprie donne, passerei subito alla pena di morte. Ci dobbiamo difendere, io sono una donna che lotta per i propri diritti.
La prima cosa che farà, non appena l'emergenza Covid sarà un (brutto) ricordo?
Non mi sono mai fermata, vivo per i miei affetti e per il mio lavoro. Spero di tornare subito a lavorare in teatro, e piu costantemente nel doppiaggio. Non mi accontento di fare piccole cose. Sogno in grande e spero di tornare al più presto sul palcoscenico. Durante la quarantena ho anche scritto un format tv per Bambini spero me lo facciano fare su qualche canale tv.