Da marzo a giugno non possono mancare nel carrello della spesa i magnifici asparagi (1) che, indipendentemente dal colore, hanno un gradevolissimo sapore erbaceo che ricorda i carciofi.
Vediamo cosa sapere per un acquisto consapevole di questi germogli primaverili...
E' importante nel momento dell'acquisto, controllare che gli asparagi siano integri, privi di terra e ovviamente sani (2).
Se sono freschi, certamente le squame del turione (parte commestibile dell'asparago) saranno chiuse e compatte (3). Ma, attenzione! Se i gambi, invece, si presentano legnosi significa che gli asparagi sono vecchi.
Da ricordare che prelibatezza e delicatezza in questo caso coincidono: in frigo si conservano, infatti, avvolti in un canovaccio appena umido, per massimo 4 giorni.
E la pulizia? Dopo averli allineati su un piano di lavoro, si taglia la parte finale legnosa e con un pelapatate, si raschia, con garbo, fino a metà della parte verde.
E' inoltre preferibile una cottura breve affinché non ne vengano meno i valori nutrizionali. Meglio una cottura al vapore o nella asparagera. Un trucco agile per verificare che siano pronti consiste nel verificare quando le punte diventano morbide ma ancora un pò croccanti, tanto da poterle attraversare con uno stecchino ben appuntito.
Ancora... gli asparagi più sottili sono perfetti in risotti, frittate, lasagne, zuppe, crepe etc. Ma è il rito degli asparagi con le uova ad essere il piatto "sempre verde". Un rito dove, forse non proprio da manuale (del galateo), si succhia la polpa dell'asparago dall'alto, dopo averlo sollevato orizzontalmente.
E se si vuole una proposta fresca e leggera sono altresì perfetti in pinzimonio o conditi con la Goccia Bianca (4) di Venturini Baldini – Acetaia di Canossa (prezzo da 14 € a 29 €.) di cui abbiamo già parlato il 23 settembre 2020 QUI. È un pregiato condimento agrodolce di sole uve bianche Malvasia, invecchiato in antiche botti di rovere bianco per minimo 5 anni. Ha un colore ambrato, limpido e trasparente, perfetto anche su piatti di pesce, verdure cotte e crude.
Insomma, fate incetta di questi prelibati turioni ora, perché già verso maggio-giugno andranno a diminuire fino a sparire dai banchi dell'ortofrutta. Un peccato, inutile dirlo...