Di Maya Ungar.
Quarta e ultima serata del ciclo di eventi “Il gusto della cultura. I sapori della tradizione, nei luoghi della cultura” organizzata dalla Camera di Commercio di Firenze in collaborazione con Confcommercio e Confesercenti, nell’ambito del progetto Vetrina Toscana di cui abbiamo già parlato QUI. (1)
Un tema molto appropriato per l’iniziativa che si è svolta al Museo della Ceramica di Montelupo: “Dalla terracotta alla ceramica, il peposo si reinventa”, perché in effetti la serata che si è svolta martedì scorso, è iniziata con la visita del percorso museale fra le vetrine con le ceramiche storiche ed è finita con la degustazione di una versione rivisitata del famoso piatto rinascimentale che la tradizione vuole che si cucini in una pentola di coccio, terracotta, alla bocca del forno caldo.
Montelupo Fiorentino è famoso per la sua produzione di ceramiche che risale a molti secoli fa e la collezione attualmente esposta al pubblico si è formata grazie al restauro dei pezzi rinvenuti sul territorio. La storia risale al 1973, quando durante i lavori di pavimentazione di un’antica strada fu trovato un pozzo, usato come discarica per le vicine fornaci, che conteneva una grande quantità di materiale. Recuperati, restaurati e studiati, gli scarti di produzione sono diventati testimonianza della storia della ceramica montelupina e non solo. (2)
La visita al museo permette di capire l’evoluzione stilistica e di approfondire, grazie alle sale tematiche, alcuni argomenti come “La Bottega del Vasaio”, il collezionismo, le committenze, italiane e straniere, famiglie nobili e istituzioni.
Uno spazio è dedicato al “Rosso di Montelupo” un meraviglioso bacile in maiolica, datato 1509, e prodotto nella bottega locale di Lorenzo di Pietro Sarto o Sartori.(3)
Il manufatto di splendida fattura e dalla ricca decorazione nella quale spicca il colore rosso faceva parte della collezione Gustave de Rothschild di Parigi, poi di quella dell’antiquario Alain Moatti. E’ tornato dopo cinque secoli nel suo luogo di origine grazie a donazioni e sponsor.
La serata condotta dal giornalista Luca Managlia, ha contemplato anche altre eccellenze, questa volta di gusto (4). Prodotti tipici del territorio come l’olio toscano IGP dell’azienda Antonio Bartolini, i pani dell’Associazione Grani Antichi, i formaggi di Giovannino Nieddu, i salumi di “Tutto Toscano” accompagnati dai vini di Gualandi e dell’azienda Castelvecchio di San Casciano in Val di Pesa sono stati offerti ai partecipanti.
Clou della manifestazione lo cooking show di Maria Probst e Cristian Santandrea del Ristorante La Tenda Rossa di Cerbaia: i due gourmet hanno presentato le polpette di peposo (5). Preparata secondo tradizione, l’antica pietanza è stata riveduta in chiave moderna e servita con l’aggiunta di pesto fresco e dello speciale pesto in polvere. (9) Per un risultato di grande pacevolezza.