Ci sono case history che rendono straordinario e irripetibile il patrimonio enologico del nostro Paese; Giovanni Folonari insieme al padre Ambrogio (1 - Giovanni con la direttrice di FMM) sono certamente tra i protagonisti indiscussi di Bacco che l'Italia possa vantare. Da vari secoli attraverso i loro vini, l'Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute racconta uno stile in bottiglia che fonde conoscenza, tradizione e modernità. Dove la vigna è punto di partenza, elemento di ricchezza inestimabile da plasmare e preservare. Cinque le tenute di proprietà: due nel Chianti classico - Nozzole e Cabreo - una a Bolgheri, una Montalcino e una Cinigiano (GR). "Ogni tenuta è una realtà a sé" - ci racconta il direttore mkt Michele Polvani (2) in occasione della nostra visita nella Tenuta di Nozzole - "Con vigneti, una cantina, un responsabile di cantina e di maturazione, una catena di vinificazione e una di maturazione". La cantina di Nozzole (3) è la più grande con circa 1500 botti piccole francesi a rotazione ogni 4 o 5 anni e alcune botti grandi in legno di rovere stagionato di Slovenia riservate al Chianti classico gran selezione. Una cantina di cui si fatica a vederne la fine, immensa, ordinata e pulitissima, termo-idro-eolo condizionata dove si fa anche sperimentazione in anfora, altro motivo di riflessione...
"Abbiamo deciso di andare al 100% di Sangiovese" - ci precisa il presidente Giovanni Folonari prima di iniziare la degustazione (4) che ci è stata riservata - "Il Chianti classico per come è oggi, ossia al massimo della sua espressione in chiave moderna, si può raggiungere solo con Sangiovese con tannini abbastanza morbidi da stare soli; ragion per cui dal 2015 abbiamo deciso di usare solo questo vitigno per i nostri Chianti". Sono tre le versioni della linea Chianti Classico D.O.C.G: Nozzole Chianti Classico D.O.C.G., La Forra Chianti Classico Riserva D.O.C.G. e Giovanni Folonari Chianti Classico Gran Selezione D.O.C.G. Rotondo, perfetto anche al calice, bella frutta leggera con nota speziata di piacevole beva e freschezza che non viene meno neanche in finale. Questo un breve ritratto del Nozzole. La Forra invece, sempre Sangiovese 100% ha una complessità di aromi più evidente, ancora note speziate ma più importanti. Per finire la Gran Selezione che porta il nome del Presidente: nato della selezione delle migliori uve di tenuta con utilizzo della botte grande per circa 30 mesi, si presenta morbido e austero al contempo, con tannini di estrema eleganza.
Alla nostra domanda a Giovanni Folonari quale sia dei tre il suo figlio prediletto, il presidente ci risponde - "Premesso che i figli sono sempre amati in egual misura, forse ho una certa debolezza per il Nozzole; certamente è quello che che bevo di più: perfetto se si hanno a cena amici, piace anche ai giovani e i tannini sono gradevolmente morbidi e di più facile lettura". Continuando la panoramica sui "gioielli" di famiglia e da inguaribile estimatrice della "via del rosa", non ho potuto non assaggiare il loro rosato, il Campo al mare Bolgheri, etichetta storica dell'azienda. E lodarlo senza alcuna perplessità. Amabile ma di carattere, fragrante, invita il bicchiere sempre pieno. Così anche il bianco La Pietra (5), vellutato e con un bel sostegno di sapidità e mineralità è talmente affabile al gusto da sedurre anche i rossisti più incalliti. Un vino chic perfino nella veste glamour e raffinata degna degli eventi più blasonati della fashion week.
Ma la Folonari è altresì ospitalità che si inserisce in "quadri" naturali da sogno come solo il paesaggio toscano può regalare. Due le strutture a Nozzole: circondata dai vigneti, sorge Casavecchia, l’antico casale di campagna trasformato in un’elegante dimora e la Villa di Nozzole che chiude la tenuta con 9 camere (6). In entrambe le location, gli ospiti possono usufruire di vari servizi su misura, tra cui il cuoco personale, corsi di cucina, il personal trainer, il massaggiatore o il maestro di yoga. Ancora... il volo in mongolfiera o la caccia al tartufo, oltre naturalmente alle più tradizionali gite a piedi o in bicicletta.
Ritornando alla lunga chiacchierata con il numero uno dell'azienda, gli abbiamo inoltre chiesto cosa si aspetta dall'attuale politica - "Aiuti maggiori e sistemi più snelli per attingervi: coloro che tengono in piedi questo settore sono le medie e grandi maison vitivinicole come la nostra, per questo dovrebbero essere più considerate negli incentivi di Governo”. Non possiamo che essere d'accordo. E, in vista di un Natale probabilmente “ristretto” secondo le ultime normative anti Covid, l'augurio è di non farsi mancare un buon calice a casa firmato Folonari, grazie al servizio e-commerce dedicato. Prosit!