Dal 3 al 6 giugno, grazie al contributo di Slow Food e al "fiato" e alla determinazione del portentoso attivista Oliviero Alotto si svolgerà una corsa in solitaria, un’impresa estrema per denunciare le conseguenze dei cambiamenti climatici e informare l’opinione pubblica sulla necessità di fare ognuno la propria parte per contrastare il declino di un mondo in lento sfacelo. Race against Time, così si chiama la meritevole iniziativa dove Alotto percorrerà oltre 200 km raccogliendo fondi per il progetto 10 mila Orti in Africa (1 - 2). L’impresa toccherà gli spazi lasciati liberi dal ritiro dei ghiacciai sulla più grande isola del Pianeta, per unirli idealmente con un altro luogo che oggi sta già pagando pesantemente gli effetti dei cambiamenti climatici: il continente africano (3 - 4). Ogni chilometro di corsa sarà trasformato in un gesto concreto per il Pianeta e contribuirà alla creazione di un orto in Uganda, per permettere ai bambini della scuola di Kachwamba e alla comunità di quella zona rurale l’accesso a un cibo adeguato, sostenibile per la natura e l’ambiente. Il percorso si snoderà attraverso antiche valli glaciali per oltre 200 km nella regione sud-ovest della Groenlandia (5), dove sono più evidenti gli effetti del cambiamento climatico, e toccherà le località di Kangerlussuaq (sede dell’aeroporto), Kelly Ville, Ice Cap, Sisimiut (la seconda città per popolazione).
- Secondo l’Ipcc (Intergovernmental Panel on Climate Change), entro la fine del secolo, in mancanza di limitazioni delle emissioni di gas serra, la temperatura media sul Pianeta è destinata ad aumentare di 4°C e oltre, ma già con un aumento di 2°C si prevedono gravissime conseguenze ambientali e sociali.
- I ghiacciai, che coprono il 10% della superficie terrestre, stanno rapidamente scomparendo: dal 1994 a oggi abbiamo perso circa 400 milioni di tonnellate di ghiacciai all’anno.
- In Italia oggi rimane circa un terzo dei ghiacciai alpini rispetto a due secoli fa.
- Sempre secondo la Fao, nel 2012, le emissioni generate dall’utilizzo di fertilizzanti sintetici hanno rappresentato il 14% del totale di quelle agricole. Si tratta della fonte di emissioni del settore primario a più rapida crescita: dal 2001 è aumentata del 45% circa (Fao 2015, Food Wastage Footprint: Impacts on Natural Resources).
- Nel periodo 1990-2005, il 71% della deforestazione in Argentina, Colombia, Bolivia, Brasile, Paraguay, Perù e Venezuela è stato causato dalla crescente domanda di pascoli (FAO 2012, Livestock and Landscape).
Spendiamo due parole sull'alimentazione dell'atleta durante i 3 giorni...
Alotto durante quest'impresa tutt'altro che banale, seguirà una dieta appositamente studiata dalla biologa e nutrizionista Felicina Biorci. Nella fase di allenamento si procederà con un digiuno intermittente, 2-3 pasti al giorno al più tardi entro le 16, così da raggiungere 12-16 ore di digiuno prima della colazione del giorno successivo. Digiuno che, stando agli ultimi studi, favorirebbe l’autofagia, responsabile del ricambio cellulare che preserva un corretto funzionamento dell’organismo, la riduzione dei marcatori di infiammazione e il miglioramento del microbioma intestinale. Quindi, per tenere alti i livelli di ematocrito, grazie ai quali l’ossigeno arriva abbondante nei tessuti, non mancano le barbabietole mentre legumi e canapa forniscono il giusto apporto proteico. Teff, frumenti antichi, riso, grano saraceno e miglio forniscono i carboidrati, mentre il cacao è fondamentale per contrastare i danni da carichi di lavoro eccessivi. Ovviamente ci saranno 700 ml di acqua mattina e pomeriggio. Ancora... Per riuscire a coprire i fabbisogni di circa 40-60 km di corsa giornaliera alle temperature artiche, i carboidrati saranno abbondanti. Vista la scelta di un’alimentazione sostenibile, sono escluse proteine animali, compensate da frutta disidratata, castagne, riso, datteri, canapa.
Chi è Oliviero Alotto?
Responsabile di Slow Food a Torino, per anni ha guidato l’associazione Terra del Fuoco. Da sempre è impegnato nella sensibilizzazione verso la salvaguardia dell’ambiente e del Pianeta. È appassionato di montagna, corsa, trail running, ma anche di vino e cibo. Per lui la corsa è un elemento di unione tra i popoli e di riscoperta della natura nella sua più profonda essenza.
A credere in Oliviero Alotto e alla sua impresa anche un team di aziende che ha contribuito all’organizzazione di Race against Time #RunningForClimate in Groenlandia:
- Ferrino: www.ferrino.it
- Mara dei Boschi: www.maradeiboschi.com
- LIFE: www.lifeitalia.com
- Masseria Olimpo: http://masseriaolimpo.it
- Riso Gli Aironi: www.gliaironi.it
- Ledlenser: www.ledlenser.com/it
- Pastificio Reale: www.pastificioreale.com
- Finestra sul Cielo: http://lafinestrasulcielo.it
- SOLGAR: www.solgar.it
- Garmin: www.garmin.com
- Masters: www.masters.it