Domenica 27 maggio si è inaugurata la struttura museale e di ospitalità rurale Casa del Pane di Pompu, uno splendido museo multimediale e interattivo che ha stregato gli invitati, accompagnati lungo il percorso, cinque stanze con installazioni, effetti speciali e sorprese multimediali, dall’architetto Olindo Merone, ideatore e progettista della struttura (1 -2 -3). Al piano di sopra della casa-museo 4 deliziose stanze da letto, ciascuna con bagno privato, per ospitare 7 persone che apprezzino il turismo slow, responsabile e rurale quale quello che si può vivere nella cittadina (4).
All’inaugurazione hanno partecipato alcuni politici locali, molti esperti e/o appassionati di buon pane e buon grano, e naturalmente la piccola comunità di questo paese circondato da verdi colline, che dista ad appena un’ora da Cagliari.
Ad aprire il discorso di inaugurazione, sulla piazza antistante il museo del piccolo borgo della Marmilla, il Sindaco uscente Marco Atzei, che ha visto coronare un sogno lungo 15 anni: dotare il proprio paese di una casa comune per la comunità pompese, dove raccontare il proprio passato, la propria identità, per poter così progettare il proprio futuro. A fargli da secondo l’architetto Merone, a cui si è aggiunto il Direttore del servizio colture erbacee dell’agenzia regionale AGRIS dr. Martino Muntoni, che con una associazione di appassionati di grani storici di Nuraminis ha donato alcuni esemplari di grani moderni e antichi. In bacheca anche un oggetto di design per contenere i preziosi semi di grano di IED Cagliari (5). Ha partecipato il Comitato scientifico e il fotografo del libro, in corso di stampa, che impreziosirà e completerà il progetto.
Una volta tagliato il nastro, il pubblico è entrato nel microcosmo di questa bella realtà mentre la maestra di panificazione e pasta (tallutzas) Luisanna Manca cuoceva il pane nel forno a legna di cui è dotata la casa. Appositamente per il giorno dell’inaugurazione il cortile è stato abbellito da galline ruspanti, un asino e un pony, fotografatissimi.
La festa si è poi trasferita nella vicina chiesetta medievale di Santa Maria dove l’Accademia Casa Puddu aveva organizzato un buffet con il contributo dello chef Leonardo Marongiu. A deliziare il palato degli astanti un buffet con sfogliatine di pane e olive, bruschette agli ortaggi appassiti, crema di ceci, kefir, ragù di cortile e briciole di pane, frittatine alle erbe di primavera, ricotta salata, panzanella e lingua di vitello, caponata leggera; e ancora polpette speziate, pinoli e uvetta, focaccia e salumi del territorio, formaggi locali con composte agli agrumi e l’immancabile fregula alla campidanese, il tutto accompagnato da bottiglie di vini locali. Un inno ai sapori locali e alle ricette della tradizione, con qualche concessione all’innovazione.
Un bravo suonatore di fisarmonica ha scandito con le musiche tradizionali i tempi della festa, che si è chiusa in tarda serata, con la luna alta in cielo a illuminare benevolmente la casa del pane di Pompu, finalmente restituita alla sua comunità e in attesa di nuovi sviluppi e progettualità.