C’è aria di festa, o almeno se ne avverte il desiderio… Pasqua si avvicina, le gite scolastiche iniziano a inondare le città d’arte e così, quasi per una sorta di contrappasso, il nostro desiderio (quasi un bisogno) di sfuggire alla benevola "mandria” straniera che ci invade, con la conseguente irrefrenabile voglia di anticipare un assaggio sulle vacanze estive, complice anche una serie di ricorrenze e ponti attraenti, almeno fino al 1 maggio. Ed inizia quindi per gli amanti del mare, ancor più per chi abbia un “guscio” - sia esso un gommone o una deriva, oppure un’imbarcazione più importante - l’annuale procedura, amata e temuta, della ripresa della barca dopo l’invernaggio unita alla consuetudine del ponte pasquale in cui, sperando sempre in un meteo clemente, è tradizione varare la propria imbarcazione, grande o piccola poco importa, per riprendere e godersi quel tuffo di libertà che solo il mare può regalare a chi lo solca, ovviamente col dovuto rispetto.
Tra le mete meno frequentate, ma non per questo poco attraenti anzi, ve ne sono due a poche miglia dall’Italia che meritano certo una visita: Montenegro e Albania che noi suggeriamo di raggiungere per mare anche se esiste sempre l’opzione terra per chi invece tema le onde. Ed ovviamente, come ogni crociera, il bello è farla iniziare in poltrona appunto, con una lettura non solo buona, quant’anche utile. Mi riferisco al bel Portolano cartografico di Luca Tonghini (vecchia e preziosa conoscenza per chi “sciacquetta” in barca) edito dall’ancor più prezioso il Frangente che non necessita di alcuna presentazione.
Il volume è agile, di facile consultazione, fornito di molte carte nautiche e di tutte le indicazioni necessarie ai naviganti (comprese le fondamentali prescrizioni legali e burocratiche) per preparare un’attenta e sicura crociera; ma ciò che colpisce i meno tecnici è l’attenzione dedicata anche a notizie culturali e turistiche che, sia pure a corollario per la preponderante parte tecnica, come ovvio, ne costituiscono una piacevole sorpresa, offendo una lettura comunque interessante oltre che utile. Lettura che consigliamo a chi voglia atteggiarsi a "piccolo esploratore" verso due mete distanti solo poche miglia dalle coste adriatiche, magari prima o dopo aver fatto tappa nella sempre affascinante Grecia ionica che pure è inclusa nell’opera, così come le coste frontaliere italiane. Insomma, un testo da non perdere sognando i prossimi luoghi ove far vela (o motore) e sempre, non è mai superfluo ricordarlo, col massimo riguardo al meteo mare che, specie sul canale d’Otranto, può riservare qualche sorpresa come in ogni stretto ove il mare s’incanala.
Buon vento e buona lettura a tutti !