Living & Convivi :: 10 apr 2025

Firenze, la mostra da non perdere

L'opera magnifica di Giovan Battista Foggini

Una mostra che merita di essere vista, goduta e "meditata". L'esposizione monografica che ci piace raccontare è "Giovan Battista Foggini (1652-1725). Architetto e scultore granducale" a Palazzo Medici Riccardi, dal 10 aprile al 9 settembre 2025. Artista fiorentino poliedrico e molto amato altresì fuori frontiera (Firenze 25 aprile 1652 - Firenze 12 aprile 1725), la mostra molto articolata e strutturata in vari spazi del museo, vuole rendere omaggio a questo straordinario personaggio e alla sua inesauribile creatività, ricoprendone l'intera attività artistica, proprio in occasione del terzo centenario della sua morte. L'esposizione, ideata e curata da Riccardo Spinelli con il coordinamento scientifico di Valentina Zucchi, è un viaggio emozionante tra le oltre 80 opere, sculture, disegni e manufatti, che racconta la carriera di Foggini, prima a Roma presso l’Accademia Medicea fondata da Cosimo III de’ Medici e poi, rientrato a Firenze, scultore granducale, architetto di corte e direttore delle Manifatture di Galleria destinate dal principe alla produzione di meravigliosi oggetti a intarsio di pietre dure e in metalli preziosi. Il suo stile, caratterizzato da un linguaggio tardo-barocco influenzato dall'arte romana, ma originale, ha definito l’immagine della Firenze di fine Seicento, facendo da ‘viatico’ alle generazioni successive.
Palazzo Medici Riccardi, prima residenza della famiglia Medici, rappresenta la cornice ideale per questa celebrazione, avendo ospitato nel tempo alcune delle opere più significative dell’artista, come gli interventi per la Galleria degli Specchi affrescata da Luca Giordano e le sale limitrofe, la contigua Biblioteca Riccardiana, la sistemazione antiquaria del cortile quattrocentesco, la stuccatura della loggia terrena sul giardino, il prolungamento della facciata michelozziana su via Cavour. Il percorso espositivo è articolato in sezioni tematiche che esplorano la scultura in marmo, bronzo e terracotta, l’attività di architetto e designer, il suo ruolo nella produzione di oggetti in pietre dure e metalli preziosi e la sua influenza sulla statuaria monumentale. Tra le opere esposte, provenienti da prestigiose collezioni internazionali, spiccano prestiti dal Museo del Louvre di Parigi, il Bayerisches Nationalmuseum di Monaco, il Minneapolis Institute of Arts di Minneapolis, lo Staatliche Kunstsammlungen di Dresda, le Gallerie degli Uffizi e i Musei del Bargello – Museo Nazionale del Bargello e Museo delle Cappelle Medicee di Firenze, il Museo Poldi Pezzoli di Milano, l'Istituto Centrale per la Grafica di Roma, le Gallerie Nazionali d’Arte Antica, Palazzo Corsini, sempre a Roma, e molti privati. Scultore molto apprezzato anche dai cugini d'Oltralpe tanto che il Re Sole richiese le sue opere in più occasioni: in mostra L’Arrotino e Il Cinghiale, repliche da celebri sculture antiche delle collezioni medicee, inviate a Versailles nel 1684.
E ancora, di una bellezza che lascia senza fiato, la strepitosa cassetta intarsiata proveniente dal Minneapolis Institute of Art da ammirare nella sala dedicata alla presentazione di alcuni capolavori usciti dalle Botteghe di Galleria. 
“Con questa straordinaria mostra, la prima grande esposizione monografica dedicata a Foggini, prosegue e si rinnova l’impegno nel restituire alla comunità scientifica e al grande pubblico la conoscenza dei grandi artisti che hanno gravitato intorno a Palazzo Medici Riccardi dal Rinascimento in poi – spiega Valentina Zucchi, curatrice del museo di Palazzo Medici Riccardi -. Il percorso narrativo, così vario in termini di tecniche e linguaggi artistici, esprime il talento di uno dei protagonisti del tardo barocco fiorentino, che plasmò il gusto del tempo con originalità e maestria, rispondendo a una vasta platea di committenze non solo fiorentine ma anche internazionali. La mostra è un manifesto del virtuosismo di Foggini e un inno alla meraviglia per tutti noi”.

 

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