Risaie, canali, cascine. Il "mare" a quadretti che rimanda a un tempo "lento". E poi vaste pianure a perdita d'occhio con i colori confortevoli della campagna e gli aironi che li accarezzano.
Scenari tanto bucolici quanto reali in cui nasce e si forma il cereale che ha sfamato intere generazioni, sua maestà il riso.
Gli stessi scenari che fanno da culla a Riso Nuvola (1), vero fuoriclasse in quel di Mantova. Siamo nella prolifica Pianura Padana (2), esattamente a est di Mantova dove la cultura del riso è un must e non da ieri. Complici i terreni vocati per risaie uniche che, oltre a diffondere il riso come eccellenza gastronomica, sono identità storica culturale da preservare, tramandare e valorizzare.
Ma torniamo al chicco made in Mantova, o meglio a Castel D’Ario, piccolo comune noto, fra l’altro, per aver dato i natali al grande campione automobilistico Tazio Nuvolari, il leggendario “Nivola”.
Qui, l’azienda Riso Nuvola propone una gamma di prodotti di alto profilo alimentare a partire dalla varietà Vialone Nano che è ideale per confezionare il Riso alla Pilota, una delle ricette più esclusive della cucina mantovana. Una varietà antica dal chicco più tondeggiante, la referenza "Selezione" appena più scura, mostra da subito un'elevata tenuta di cottura. Piace molto agli chef anche per le qualità organolettiche e la versatilità. Nelle minestre e nelle insalate e sopratutto nella preparazione di risotti. Lo abbiamo degustato nella fresca versione con le mele. Con un buon brie per la mantecatura. E in quella classica ai funghi (3).
E poi c'è Lui, il più amato in cucina, il riso Carnaroli (4), dal granello grande, consistente e resistente alla cottura perché ricco di amilosio. Da brava lombarda anche se ormai fiorentina d'adozione, questa variante non può mai mancare nella dispensa di casa. Il Carnaroli è un superfino tra i migliori a livello qualitativo e deve la sua origine all’incontro tra il Vialone ed il Lencino favorito dal risicoltore paullese Angelo De Vecchi e da un suo collaboratore, nel 1945. “Carnaroli” era il cognome di questo coltivatore, che meritò secondo De Vecchi di dare il nome alla nuova varietà di riso ottenuta dopo tante fatiche. La referenza di Riso Nuvola assorbe magnificamente i condimenti e ha un'ottima resa in cottura. Lo abbiamo assaporato con i carciofi e fatto riposare con abbondante pecorino. Una vera prelibatezza!
Naturalmente non mancano altre varietà come l'Arborio, il Ribe Parboiled, il riso Venere etc. Un plauso anche al packaging studiato con un'apposita "finestrella" per informare visivamente e in tempo reale sulla conformità dei chicchi.
Non solo riso però... il brand lombardo produce anche delle tagliatelle di riso (5), realizzate con uova, particolarmente digeribili e delicate, talmente eccellenti che possono essere gustate semplicemente con olio extra vergine d’oliva o burro fuso e un’immancabile spolverata di grana padano.
A voi la scelta...
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