Buono come il pane… è proprio vero, questo alimento tanto semplice - in fondo si tratta di un impasto di acqua, farina e lievito (1) - e rivisitato nei modi più originali a secondo del territorio di riferimento, è un vero “best seller” gastronomico (2). E ogni città, borgo o frazione, ha il “suo” pane. Così ci sono i “famosi”, come quello di Altamura, in Puglia. Lodato da Orazio e ora apprezzato in tutto il mondo. O il pane di Calabria, originario di Acri, vicino a Cosenza, che vanta tremila anni di storia. Povero, ancora oggi si trova negli antipasti della cucina del luogo. E poi il Toscano, volutamente sciocco e senza sale, delizioso compagno di salumi come la finocchiona o di zuppe varie.
Al nord merita una menzione il pane scosso trentino (Schuttelbrot): secco, sottile e tondeggiante arricchito, a volte, da semi di sesamo, si abbina a meraviglia con speck e formaggi.
Questo, naturalmente, è solo un assaggio dei tanti pani tipici che fanno dell’Italia un’eccellenza gastronomica unica nella produzione di mille antichissime e golose versioni di un prodotto immancabile su ogni tavola del Belpaese.
Un vero gioiello che con un pò di pazienza (ma neanche poi tanta) e attenzione, si presta a essere preparato in poche e semplici gesta: anche il neofita più diventare un abile “panettiere” tra le proprie mura domestiche. E dite, udite non necessariamente con l’ausilio tecnologico della macchina del pane.
Ce lo insegna bene la scrittrice francese Cathy Ytak, nel suo libro “Pane rustico, fatto in casa, senza macchina, nel forno tradizionale” (3) edito Bibliotheca Culinaria.
Il piccolo ma ricco e soprattutto gradevole volume (notevoli le immagini di David Japy)nella sua chiarezza narrativa, spiega efficacemente le fasi per cimentarsi con questo alimento. Ventotto ricette, dal pane integrale, a quello rapido, al multicereale all’uvetta, passando per il grano saraceno e noci (4) e il pane di semolino in padella e così via. Molte varianti creative, illustrate in modo conciso ma preciso, senza omettere, quando l’autrice lo ritiene necessario, consigli supplementari in pillole a corredo delle singole ricette, per una riuscita impeccabile del prodotto finito.
Naturalmente, prima del viaggio tra le numerose suggestioni proposte dalla Ytak, una quindicina di pagine sono dedicate alle informazioni di natura tecnica come la scelta delle attrezzature, gli ingredienti base, i lieviti. E ancora l’impasto a mano o con la planetaria, per finire con le indicazioni per creare le forme più comuni. Lodevoli le immagini in successione filmata, soprattutto quando si tratta degli impasti: una sequenza di supporto alla spiegazione che aiuta sempre e comunque (5). Il libricino oltre ad essere una deliziosa chicca editoriale, ha un prezzo veramente irrisorio 11,40 euro.
Un consiglio? Siete invitati a una cena e non volete portare la solita bottiglia di vino? Preparate uno dei tanti pani proposti dall’autrice, magari alle olive, avvolgetelo in uno strofinaccio e omaggiatelo alla padrona di casa insieme al libro della Ytak. Farete tendenza.
Pane rustico, fatto in casa, senza macchina, nel forno tradizionale
Editore: Bibliotheca Culinaria
Pp: 70
Pezzo: 11,40 euro