Di Gianluca Moreschi.
Nella prestigiosa sede di Palazzo Zabarella, nel cuore della città patavina, organizzata da Fondazione Bano e Artemide, in scena l'importante esibizione dedicata al famoso movimento artistico dei Macchiaioli (1 - 2), precursori per molti versi degli impressionisti francesi. Una scelta particolarmente significativa e simbolica per rispondere alla pandemia con un riscatto culturale di alto profilo. Come d’abitudine per quanto riguarda l'importante istituzione museale, saranno esposti una serie di eccezionali quadri dei migliori rappresentanti della corrente cui appartengono Lega, Fattori, Boldini, Signorini e molti altri importanti artisti (3 - 4 - 5). Curata da Giuliano Matteucci, Fernando Mazzocca e con i significativi contributi in catalogo di Silvio Balloni e Claudia Fulgheri, getta uno sguardo inedito su quella irripetibile stagione. Attraverso i mecenati e amici dei pittori, in primis Diego Martelli, ritratti dagli stessi in memorabili tele, sarà possibile effettuare un viaggio attraverso i superlativi paesaggi che fanno da sfondo ai quadri, come la Castiglioncello, sulla costa Livornese, buen retiro di molti di loro.
Un'occasione imperdibile per godere di queste opere che, a partire dalla rivalutazione del celebre critico Emilio Cecchi, passando attraverso il suo epigono Ugo Ojetti, sono diventate ormai un bagaglio culturale fondamentale dei movimenti artistici italiani degli ultimi due secoli.
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