Pubblico delle grandi occasioni alla Galleria Sozzani all’interno di Corso Como Caffè per le mostre di una delle icone della fotografia italiana ed internazionale, Paolo Di Paolo (1) che ci ha regalato la sua presenza dal vivo. Un vero onore di questi tempi, da parte di un maestro che non dimostra affatto la sua età, brillante, entusiasta, ha sfoggiato una verve invidiabile raccontando episodi della sua straordinaria carriera. Accompagnato dalla deliziosa figlia Silvia (2), curatrice della mostra, ci ha introdotto momenti preziosi. Le due mostre ospitate alla Sozzani si intitolano rispettivamente La lunga strada di sabbia e Milano fotografie 1958-1962. La prima è un reportage che vide nel lontano 1959 Di Paolo percorrere le coste italiane (3 - Forte dei Marmi,1959©Archivio Di Paolo) con un amico d’eccezione, lo scrittore Pier Paolo Pasolini (4 - Pasolini sulla spiaggia del Cinquale, Versilia, 1959©Archivio Di Paolo). All’epoca il fotografo lavorava per Il mondo di Mario Pannunzio e Pasolini aveva già pubblicato i suoi capolavori Ragazzi di Vita e Una Vita Violenta. Arturo Toffanelli, direttore delle testate Successo e Tempo, decide di farli collaborare. Siamo nel pieno boom economico e gli italiani, a bordo delle loro utilitarie affollano le coste per godere delle meritate vacanze dopo la guerra e la ricostruzione. Pubblicato in tre puntate sul mensile “Successo” è un vero e proprio studio sociologico che percorre la maggior parte della penisola, sottolineando le grandi differenze tra il nord industrializzato e il sud rurale. Le meravigliose fotografie di Paolo e gli acuti testi di Pier Paolo ne fanno un must del giornalismo itinerante, ancora oggi ricco spunto per chi volesse intraprendere simili reportage (5 - Maremma, 1959©Archivio Fotografico Di Paolo). La seconda mostra, invece, presenta una serie di scatti inediti su Milano (6 - Discussioni politiche in Piazza del Duomo, 1958©Archivio Fotografico Di Paolo) a cavallo della fine degli anni cinquanta e gli inizi dei sessanta. Uno sguardo unico sul centro della città meneghina, così amata dal maestro, proprio perché “così diversa da Roma: era come andare all’estero...”. Nell’ultima mostra, allo Spazio Bulgari, vediamo un’altra serie di foto esclusive del Di Paolo fotografo di moda, famoso per essere stato il solo, recentemente, ad aver ritratto senza occhiali da sole la celebre Anna Wintour, la donna che detta legge nella moda, così argutamente ritratta da Meryl Streep nel Diavolo veste Prada, grazie alla battuta “fatele levà gli occhiali, che sembra na cecata!”, facendo sorridere l'impassibile Anna che se li tolse prontamente. Le foto sono del periodo di Hollywood sul Tevere, quando i grandi attori statunitensi venivano a girare film a Cinecittà e ritrae le attrici della Dolce Vita in occasioni mondane o in momenti privati, mentre indossano gli splendidi gioielli della maison Bulgari. Rincorse dai paparazzi, le dive li indossano come luminosi simboli di fascino. Una serie di mostre imperdibili di un “ragazzo” di 95 anni ancora vulcanico ed in piena attività.
Grazie Maestro!
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