L’estate è calda? Beh, c’è una maniera, elettrizzante e divertente per farla diventare ancora più caliente. Soltanto che i ritmi, il colore, il sapore di queste settimane che mancano alla metà di agosto regaleranno sorrisi, emozioni e sentimenti forti. E allora sudare, in questo caso, non potrà che essere davvero piacevole.
Perché il Milano Latin Festival, (1) che si aperto l’8 giugno e proseguirà fino al 15 agosto nella sede di Assago Milanofiori è una sorta di villaggio vacanze, una festa perpetua di 11 settimane e 69 giorni, con tante novità, anche e soprattutto di carattere culturale, 33 concerti (2), 11 paesi latini rappresentati, 3 ristoranti etnici – un argentino, un brasiliano e uno, il Las Américas, più genericamente latino-americano – 5 aree degustazione, 5 cocktail bar, un museo del rum il collaborazione con El Ron Cubano, che permette di compiere un eccezionale percorso che accompagna le varie fasi di lavorazione.
Giunto alla sua terza edizione, il Milano Latin Festival (3) ha in realtà raccolto la pesante eredità del Latinamericando, che aveva vissuto 25 anni di gloria. Tutto questo è stato possibile grazie alla passione, l’impegno, lo straordinario amore per il subcontinente americano dei direttori Fabio Masserotti e Roberto Bruno e della responsabile culturale Nieves Machado (4). Attentissimi alle esigenze, anche in termini di sicurezza, del folto pubblico, gli organizzatori hanno varato una serie di importanti iniziative. Ad esempio, un nucleo familiare composto da 2 adulti e due bambini potrà entrare al festival con soltanto 6 euro entro le 20 e 30; ogni martedì ingresso a 2 euro per le donne e 4 per gli uomini (sempre entro le 20 e 30); entro le 20 e 30 di ogni domenica ingresso a 2 euro per i sudamericani. Il prezzo pieno dopo le 20 e 30 è di 8 euro il mercoledì, il giovedì e la domenica e 10 euro il venerdì e il sabato.
Da segnalare, tra gli eventi in programma, le celebrazioni delle feste nazionali, con tanto di ingresso gratuito per i connazionali: ad esempio il 9 luglio si celebra l’Argentina, il 10 agosto l’Ecuador. Oppure, il ricordo degli scrittori – il 19 giugno c’è stato quello a García Márquez, il 6 luglio sarà la volta del paraguayano Augusto Roa Bastos, celebrato con la proiezione del film “El rincon de los sueños -, l’esaltazione del folclore locale (il primo agosto la Festa della Terra, Omaggio a Pachamama”).
Capitolo a parte per i concerti. Tra i veri eventi speciali, El Canario il 6 luglio, la brasiliana Claudia Leite il 25 luglio, Lucia de La Cruz (28 luglio), David Canizares (il 10 agosto).
Infine, inutile dire che il festival è frequentatissimo anche – o soprattutto – per chi coltiva la passione del ballo (5). In scena bachata, salsa, zumba, samba, 48 scuole di ballo e 16 dj che ogni sera si alterneranno a dettare i ritmi della festa: i nomi di questi dj - Pepito, Werner, Pechuga, El Rubio – aggiungono un tocco di esotismo e di allegria alle notti milanesi.
E comunque la si pensi, questa è un’ottima vetrina, una ventata di aria fresca, per quell’area del mondo che l’inarrivabile Eduardo Galeano aveva magistralmente definito come il “Continente Desaparecido”. E allora rifacciamolo apparire, rivivere, rinascere questo meraviglioso Sudamerica.